Notizie
CityTape 2006: un grande progetto Henkel per i giovani
Quando parte del profitto di un’azienda viene investito per stimolare e promuovere giovani artisti che altrimenti non potrebbero far altro che rimanere chiusi nei loro laboratori e nelle loro scuole, dobbiamo alzarci in piedi e applaudire.
E’ ciò che da quattro anni sta facendo Henkel con il suo progetto sociale Citytape.
In questo 2006 Citytape ha certamente raggiunto la sua maturità in quanto evento importante e significativo per la promozione della creatività e della cultura artistica giovanile.
Quest’anno infatti sono stati 13 i Licei Artistici e gli Istituti d’Arte coinvolti, che hanno prodotto centinaia di opere, tra le quali, attraverso una selezione mediata dal voto libero che si poteva effettuare sul sito espressamente dedicato a Citytape e il giudizio di una giuria di esperti d’arte, ne sono state individuate tre per ogni scuola.
Questa quarantina di opere sono state esposte, dal 2 al 7 maggio 2006, niente meno che alla Triennale di Milano, tempio internazionale dell’arte e del design.
Ma quello che più conta è che il livello artistico, creativo e culturale delle opere di questa edizione è stato senza dubbio di alto valore e con un profilo delle intuizioni espressive che tendenzialmente, o forse è meglio dire purtroppo (bisognerebbe avere più fiducia nei giovani talenti – n.d.r.), non ci si aspetterebbe da ragazzi e ragazze di così giovane età.
Il tema indicato da Citytape ai ragazzi era: “Visualizzazioni d’arte in luoghi urbani” e la missione era quella di esplorare nuovi modi di vivere la propria città, descritta come spazio reale, immaginario e allegorico, come luogo d’incontro o di scontro dove i sogni dei giovani sono memorie e desideri.
Il materiale che doveva essere usato per la realizzazione delle opere era il nastro adesivo Pattex Power Tape, normalmente utilizzato da elettricisti e idraulici, che, con i suoi colori base: il bianco, il nero, il verde, il giallo e l’argento, si è rivelato essere una sfida ampiamente vinta dai ragazzi.
E la mostra alla Triennale lo ha testimoniato con grande evidenza.
Il valore sociale dell’iniziativa assume contorni ancora più importanti se si considera – come ha sottolineato durante l’inaugurazione alla Triennale Giuseppe Como, preside del Liceo Artistico Boccioni di Milano (la prima scuola aderente a Citytape sin dalla sua prima edizione) – che “gli studenti dei Licei Artistici e degli Istituti d’Arte in Italia rappresentano solamente il 4% dell’intera popolazione scolastica e probabilmente in Italia possono contare su una considerazione ancora più bassa rispetto a ciò che numericamente rappresentano”.
“Citytape, dopo quattro anni – continua Giuseppe Como -, è ormai un appuntamento importantissimo per le nostre scuole, anche perché, è risultato essere un’ottima occasione per creare, per la prima volta, una rete di collegamento tra le varie scuole che partecipano e che quindi si confrontano, tra insegnanti e studenti, sul lavoro da sviluppare.”
Le scuole che hanno partecipato al CityTape 2006 sono state: il Liceo Artistico U. Boccioni di Milano, l’Istituto Statale d’Arte P. Toschi di Parma, il Liceo Artistico A. Modigliani di Padova, il Liceo Artistico Statale di Venezia, il Liceo Artistico R. Cottini di Torino, il Liceo Artistico P. Klee di Genova, dell’ISART di Bologna, il Liceo Artistico L.B. Alberti di Firenze, il Liceo Artistico G. De Chirico di Roma, l’ Istituto d’Arte F. Palizzi di Napoli, il Liceo Artistico G. De Nittis di Bari, il Liceo Artistico E. Catalano di Palermo e l’Istituto Superiore Artistico A. Passaglia di Lucca.
Per concludere vogliamo esprimere una speranza: che altre aziende seguano la strada tracciata da Henkel.
Nell’immagine fotografica l’opera “Manhattan” di Giovanna Carà, della 4° F sperimentale del Liceo Artistico Cottini di Torino.
L’opera è composta da un numero infinito di minuscoli quadratini di Pattex Power Tape.
Maggio 2006
Rispondi