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In generale il modo più semplice per fare il sapone è quello di andare a comprare in un centro fai da te o in un negozio di belle arti, particolarmente specializzati in prodotti per il bricolage creativo, la pasta di sapone. A quel punto sarà sufficiente sciogliere la pasta di sapone a bagno maria o nel microonde, aggiungere il colore e l’essenza profumata prescelta, mescolando molto bene e infine versare il sapone sciolto in una formina. Una volta raffreddato il sapone sarà pronto.

Se invece si vuole realizzare il proprio sapone partendo dalle materie prime allora la cosa si fa certamente più complessa ma alla fine di grande soddisfazione.

Gli elementi fondamentali per la creazione del sapone sono principalmente il grasso (noi abbiamo usato l’olio di oliva), l’acqua e la soda caustica.

COME FARE IL SAPONE. LA PROCEDURA

Le proporzioni tra acqua, soda caustica e olio che vi indichiamo, devono essere piuttosto precise, quindi se si varia la quantità di una dose di uno dei tre elementi, bisogna proporzionalmente variare anche le dosi degli altri elementi.

SCIOGLIERE LA SODA CAUSTICA NELL’ACQUA

La prima cosa da fare è quella di far sciogliere 128 grammi di soda caustica in 300 grammi di acqua demineralizzata.

  • ATTENZIONE: prima di procedere non dimenticate di indossare mascherina, guanti e occhiali protettivi, tenete sempre presente che la parola caustica deriva dal vocabolo greco kaustikòs che significa bruciante.

Versate sempre la soda lentamente nell’acqua e mai viceversa, versare dell’acqua direttamente sulla soda caustica significa provocare una reazione immediata con schizzi pericolosissimi che a contatto con la pelle o gli occhi sono molto possono provocare danni seri (se succedesse sciacquate immediatamente con abbondante acqua e correte al pronto soccorso).

Per questa operazione usate un contenitore di vetro. Evitate la plastica perché si scioglierebbe e l’alluminio perché reagirebbe al contatto con la soda caustica generando idrogeno, gas altamente infiammabile e quindi molto pericoloso.

Ovviamente anche per mescolare il composto non dovete usare utensili di plastica, che si scioglierebbero: noi abbiamo utilizzato un bastoncino di legno.

Mano a mano che la soda caustica si scioglie nell’acqua, noterete uno straordinario innalzamento della temperatura del composto, fino a diventare bollente. Fate sciogliere tutta la soda e poi ponete il contenitore sul balcone in modo da far raffreddare il composto più velocemente.

Preparate in un contenitore 500 ml di olio di oliva e quando, si sarà intiepidito, versate nell’olio la miscela di acqua e soda caustica.

LA FASE DI NASTRO: EMULSIONE TRA OLIO, ACQUA E SODA

In questo momento entriamo in quella che viene chiamata Fase di Nastro, cioè il momento più delicato della procedura di realizzazione del sapone. Sbagliare la Fase di Nastro significa non riuscire nel lavoro.

Con un frullatore ad immersione a una velocità media dobbiamo emulsionare olio e la miscela di acqua e soda. Bisogna insistere per qualche minuto fino ad ottenere una densità simile ad una maionese morbida. Il composto non dovrà essere troppo liquido, ma nemmeno troppo solido: tenete conto che più si insiste con il frullatore e più si ottiene un’emulsione solida. Guardate con attenzione il filmato e cercate di riprodurre la densità che vi mostriamo.

Superato lo scoglio della Fase di Nastro tutto diventa più semplice.

COLORARE E PROFUMARE IL SAPONE

Ottenuto il composto della giusta densità si può procedere con la sua colorazione utilizzando colori per alimenti o l’henné naturale normalmente usato per la colorazione dei capelli.

Per ottenere un colore intenso su una quantità di sapone ottenuta con 250 ml di olio saranno necessari almeno 10/15 grammi di polvere colorata per alimenti.

Per la profumazione del sapone si possono usare normali essenze della fragranza che più preferite o in alternativa un potpourri ben sminuzzato di fiori e/o erbe aromatiche.

Tutti questi elementi vanno semplicemente amalgamati nel sapone, quando ancora è morbido, utilizzando una normale spatolina.

GLI STAMPI E LA STAGIONATURA DEL SAPONE

A questo punto possiamo trasferire il sapone negli stampi. Esistono in commercio stampi specifici per il sapone, ma in alternativa potete usare molti altri contenitori come quelli per il ghiaccio per fare piccoli saponi, i bicchierini dello yogurt, le formine per la spiaggia o gli stampi per dolci.

Si possono utilizzare anche contenitori più grandi come il cartoccio del latte o il contenitore cilindrico delle patatine per fare blocchi grossi di sapone da tagliare successivamente.

Una volta colato il sapone negli stampi è necessario nella sua prima fase di essiccazione tenere il sapone al caldo. Il nostro consiglio è quello di avvolgere gli stampi contenenti il sapone nella plastica, posizionarli all’interno di una scatola di cartone, coprirli con un panno di lana e chiudere la scatola.

Lasciate la scatola chiusa per 24 ore, passate le quali potete rimuovere i saponi dagli stampi e, nel caso di formati grandi, procedere al loro taglio. Non lasciate passare più di 24 ore altrimenti il sapone sarà troppo duro per poterlo tagliare agevolmente. Questo problema ovviamente non esiste nel caso di stampini singoli.

Un’ultima avvertenza: non usate subito il sapone così ottenuto, lasciatelo stagionare almeno per 30 giorni, sia per raggiungere la giusta consistenza, ma soprattutto per consentire il completo smaltimento della soda caustica.

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