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Come usare gli scalpelli da legno

a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

Anche se le fresatrici hanno sostituito in molti casi il lavoro degli scalpelli, questi ultimi sono insostituibili per moltissimi lavori di rifinitura, specialmente quando si deve effettuare un piccolo scasso in misura precisa e non si vuole acquistare un’apposita freesa che poi raramente verrà ancora utilizzata.

Perciò per un’infinità di lavori fai da te gli scalpelli sono importanti quanto le fresatrici.

Saperli usare correttamente è fondamentale.

Osservandoli attentamente si può notare che gli scalpelli da legno presentano due differenti facce: da un lato sono perfettamente piani; dall’altro sono invece rastremati, bisellati su tre lati.

Esso hanno quindi un diritto (lato bisellato) e un rovescio (lato piano) e a seconda di come vengono usati si ottengono effetti diversi.

Supponendo di dover fare una mortasa o un incasso per serratura su una tavola, si procede nel seguente modo: prima di tutto si traccia con una matita il perimetro dello scasso, quindi con uno scalpello di appropriate dimensioni si incide il perimetro verticalmente per una profondità di 4 o 5 millimetri, tenendo lo scalpello con il lato bisellato rivolto verso l’interno, cioè verso la parte da asportare.

Dopo di che si inizia ad asportare materiale in trucioli spessi 2 o 3 millimetri, tenendo saldamente lo scalpello con la mano sinistra, che ha il compito di guidarlo e tenerlo inclinato rispetto al piano di circa 30 gradi.

Durante questa fase il diritto dello scalpello deve essere rivolto verso il basso, infatti usandolo nell’altro senso esso avrebbe la tendenza a incunearsi e risulterebbe difficilmente guidabile.

Con lo stesso procedimento si prosegue fino ad asportare lo spessore di legno desiderato.

E’ molto importante che l’incisione perimetrale sia netta e precisa affinché i trucioli si stacchino senza sfaldare o scheggiare il legno circostante.

Per rifinire lateralmente la mortasa realizzata, lo scalpello deve essere usato con il rovescio rivolto verso le pareti dello scasso e deve essere usato con le sole mani (senza il martello) battendo eventualmente con il palmo della mano destra brevi e decisi colpetti, mentre la sinistra guida il taglio dello scalpello.

Se lo scasso da realizzare è molto sottile, per esempio per una cerniera, conviene procedere così: si traccia sempre con la matita il perimetro da scavare e lo si incide leggermente con lo scalpello in verticale con il diritto rivolto verso la parte da asportare.

Quindi si effettua una serie di incisioni trasversali rispetto alla fibra del legno, distanziate di due o tre millimetri una dall’altra e si procede all’asportazione di materiale con la stessa tecnica precedentemente descritta.

A questo punto vale la pena di spendere un paio di righe riguardo al martello da usare. L’ideale sarebbe il mazzuolo cilindrico in legno duro, ma anche un normale martello in ferro può andare bene.

Le ditte costruttrici di scalpelli normalmente sconsigliano l’uso dei martelli in ferro perché deteriorano precocemente il manico dello scalpello.

In realtà, per conservare a lungo gli scalpelli è invece importante curare molto il tagliente, che deve essere affilato con cura, utilizzando una mola ad acqua e lapidato con l’apposita pietra.

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