Giardino
Lotta biologica agli insetti dei fiori
Può succedere che tutti i nostri sforzi per avere un giardino o un terrazzo fiorito e rigoglioso vengano messi a dura prova da insetti e parassiti che, individuato il loro ambiente ideale nelle nostre piante, le attaccano fino a determinarne in alcuni casi la dipartita.
E’ nostro dovere proteggere queste nostre creature e rispondere colpo su colpo agli attacchi dei tremendi insetti.
Le armi per combattere questa battaglia devono ovviamente essere corrette e coerenti con l’intervento che dobbiamo intraprendere.
Noi di Bricoliamo consigliamo sempre l’uso di prodotti di origine naturale e quindi ufficialmente ammessi in Agricoltura Biologica.
In questo caso il nostro suggerimento va su Ambienta di Zapi, un insetticida di origine, appunto, naturale estratto dal fiore di Piretro e quindi ammesso in Agricoltura Biologica.
Ambienta agisce contro una vasta categoria di insetti: afidi, cavolaie, tripidi, lepidotteri, aleurodidi, cimici, cicaline, dorifora, mosche, formiche, metcalfa, tignole che possono infestare piante da fiore ornamentali, ma anche orticole.
Il filmato realizzato da Zapi per spiegare il prodotto è particolarmente interessante perché ci fa vedere, dandoci così la possibilità di riconoscerli, i maggiori e più pericolosi insetti e parassiti che possono attaccare le nostre piante.
Zapi, nella sua ricerca verso la tutela dell’ambiente, per questo prodotto, come abbiamo sottolineato già di per sé di origine naturale, ha preparato una confezione sostenibile “Eco-dose”, che prevede l’uso combinato di una fiala pre-dosata da 1 ml di insetticida a base di Piretro naturale da applicare sul flacone vapo-no-gas.
E’ sufficiente riempire il flacone con 500 ml d’acqua, inserire la fiala, avvitare la pistola e successivamente agitare prima dell’uso.
Il “Sistema Eco-dose” quindi, permette di riutilizzare il vapo per molte volte, andando solo a sostituire la fiala insetticida con la corrispondente ricarica.
Questo consente di abbattere di oltre l’80% l’impatto sull’ambiente dovuto allo smaltimento dell’imballo.
Giugno 2012
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