Giardinaggio
Il sacco raccolta per il giardino
Foglie secche, erba tagliata, rami e rametti di potatura, sono tantissime le situazioni in giardino che ci costringono a raccogliere e smaltire rifiuti (anche se questo termine non ci piace per niente) vegetali.
Chi ha la fortuna di possedere un giardino e quindi è costretto a questo lavoro di raccolta, sa quanto sia comodo e importante, per non dannarsi la vita, avere un bel contenitore.
Chi è alle prime armi spesso utilizza i normali sacchi di plastica per la spazzatura, cioè quanto di più dannatamente scomodo e laborioso si possa immaginare.
La situazione classica vede una mano impegnata a tenere aperto il sacco e l’altra a raccogliere e inserire il vegetale.
Ben presto ci si rende conto che si fa una gran fatica e ci si mette il doppio del tempo, quindi si chiama la moglie o la compagna o il marito per tenere aperto il sacco.
Questa metodica dura ben poco perché presto ci si rende conto che un apposito contenitore è la vera soluzione del problema.
In questo senso il miglior contenitore per rifiuti vegetali che abbiamo avuto occasione di avere per le mani è il MaxBag della Verdemax.
Questo contenitore, in polipropilene, è al 100% riciclabile è particolarmente resistente (caratteristica da non sottovalutare quando abbiamo a che fare con rami e rametti), lavabile e richiudibile, dopo l’uso, in pochissimo spazio.
Inoltre è dotato di due maniglie, una posizionata sulla parte inferiore e l’altra su quella superiore del contenitore che agevolano molto durante l’operazione di svuotamento.
Le misure del MaxBag una volta aperto sono: 50 x 50 x 60 centimetri.
La capacità è di 180 litri per una portata di 100 chili.
Naturalmente esistono altri contenitori in commercio, alcuni più economici ma prodotti con materiali meno resistenti rispetto al MaxBag e quindi meno comodi durante l’utilizzo e con una durata estremamente inferiore.
Il nostro suggerimento verso il MaxBag rientra nel nostro consueto discorso che vede la qualità della vita a primo posto, anche quando si fanno i lavori in giardino.
Marzo 2018