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Parliamo poco ma facciamo.

Un concetto che è parte della nostra filosofia aziendale, del nostro dna. Inutile parlare di idee in astratto che, magari, non trovano realizzazione.

Preferiamo aspettare e, come in questo caso, far parlare i fatti. L’azienda è solida, affidabile e quello che promette mantiene.

Avevamo dichiarato che l’Italia era un Paese nel quale volevamo espandere la nostra attività e lo dimostrano le 3 aperture di questa settimana e le 2 previste per fine anno”.

Con queste parole Elena Ottaviano, direttore della comunicazione del Gruppo OBI fuga qualsiasi dubbio circa le intenzioni del Gruppo tedesco e risponde agli interrogativi dei numerosi operatori del settore che, da tempo, si chiedono “Ma OBI, in Italia, che intenzioni ha?”.

Una domanda che mi hanno posto in molti e, appena avuta l’occasione l’ho girata a chi di dovere.

Considerando la dichiarazione sopracitata, l’attuale programma di aperture del 2015 e quello del 2016, che dovrebbe essere analogo, credo che la risposta sia chiara ed esaustiva.

L’incontro con Elena Ottaviano è avvenuto il 26 marzo scorso, in occasione dell’apertura del rinnovato negozio di Prato.

Ma, più che un rinnovo, sarebbe meglio parlare di un negozio ex novo, considerando che si tratta di un trasferimento, in un nuovo immobile, che ha più che raddoppiato la metratura.

L’impatto esterno è sinceramente molto bello, probabilmente il migliore della gds del bricolage, con il suo rivestimento arancione ad elevata visibilità e un’area antistante dedicata all’esposizione di prodotti stagionali.

All’interno il negozio si apre con un’area pre-casse piuttosto ampia, anch’essa parzialmente dedicata all’esposizione, al ristoro, con la presenza di distributori automatici e il banco servizi collocato sul fondo.

Il filmato dell’OBI di Prato

6.000 mq di superficie

Il punto vendita ha pianta rettangolare e conta una superficie di 6.000 mq interni e un’area esterna di 500 mq. Il punto vendita apre la sua offerta con il reparto illuminazione da un lato (il decorativo sulla sinistra) e quello dell’elettroutensile dall’altro (l’area tecnica sulla destra).

A seguire, nel percorso, si avvicendano tutte le merceologie classicamente presenti in un centro bricolage; mercoelogie che sono state, naturalmente, implementate grazie al raddoppio della superficie, con qualche novità per l’edilizia, il mobile da giardino, le piastrelle e il verde vivo.

1.300 mq di area garden

Che cosa colpisce maggiormente del nuovo negozio? Innanzitutto, “fiore all’occhiello” è l’area garden (siamo intorno ai 1200/1300 mq totali) che si dispiega tra interno ed esterno, con un effetto decorativo molto impattante, soprattutto per le piante da esterno.

E’ un vero e proprio punto di forza dell’insegna tedesca (con fornitore italiano di Pistoia), cui si aggiunge, la presenza di uno Start Center dedicato alle macchine da giardino: un servizio di messa in funzione per i clienti che acquistano.

Da sottolineare l’alternanza dell’ampia area interna, al momento dedicata all’arredo esterno, con il Natale, di cui OBI vuole porsi come insegna leader di categoria.

Due gli aspetti che, complessivamente, s’impongono all’attenzione del cliente: l’estrema massificazione di prodotto, presente in tutti i reparti e “giocata” soprattutto negli ampi corridoi centrali, nonché la massiccia presenza di prodotti marchio, soprattutto di prodotti a marchio OBI.

La strategia delle PL OBI è stata ben spiegata, a suo tempo, dall’intervento di Paolo Alemagna (membro del Board of Directors di OBI AG) e successivamente da Sergio Giroldi (CEO di OBI AG) in occasione delle edizioni Bricoday 2011 e 2013 e, va detto, che il nuovo negozio di Prato ne rappresenta la realizzazione.

Presenti in quasi tutti i reparti, le PL si collocano in una fascia di prezzo medio/alta, hanno packaging accattivanti ed esaustivi e rappresentano un vero e proprio trionfo del marchio d’insegna.

Paradossalmente, per i tempi che corrono, non troviamo né tablet né schermi interattivi ma, anche in questo caso, Elena Ottaviano ci parla dell’area di sperimentazione OBI, ubicata nella zona di Monaco, dove si stanno testando tutte le “idee” tecnologiche (e non) che potranno essere implementate in futuro.

Quindi, certamente supporti connessi per ampliare le possibilità di assortimento, anche in negozi con spazi più contenuti e, ancora, il pagamento mediante iPhone, bypassando completamente l’area casse o il servizio “delivery same day”: ordini on line e decidi la fascia oraria di consegna, che è gratuita con acquisti superiori a 80 euro.

La visita è finita e mi avvio all’uscita, prendo il materiale preparato per la stampa e, salutando, Elena Ottaviano mi esorta a guardare dentro il contenitore.

C’è un braccialetto arancione. “Vede? Questo è l’unico braccialetto che abbiamo realizzato e distribuito, ci tengo a chiarire”. Il braccialetto, arancione, recita la scritta “People First” è stato realizzato per “ringraziare tutte le persone che rendono grande, giorno dopo giorno, il mondo di OBI, da coloro che vivono il punto vendita agli impiegati negli uffici, fino alla grande clientela che in Italia ci segue da anni” e per testimoniare il sostegno alla Fondazione “AMI Prato Onlus”, un’associazione che supporta l’Area Materno Infantile dell’ASL di Prato.

Aprile 2015

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

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