Mercato
La formula Fraschetti nel Brico Io di Sulmona
C’è molto, anzi moltissimo, di Fraschetti “style”, nel rinnovato punto vendita di Sulmona che, oltre al trasferimento, segna il primo cambio d’insegna da Bricopoint a Brico Io.
Il trasferimento nella nuova sede – sull’ex Strada Statale 17, in zona industriale – era in programma da tempo e, il progetto, avviato ancora prima dell’ingresso in Marketing Trend.
Il nuovo negozio è stato inaugurato lo scorso 5 dicembre, alla presenza del sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, oltre che dei rappresentanti del gruppo Fraschetti – Giorgio e Franco -, Pierluigi Di Turi per Defì Brico e il management di Brico Io.
Circa 2500 mq di esposizione per un totale di 25 mila referenze, suddivise in 16 reparti, con un lay out che presenta grandi differenze rispetto al format Brico Io, ad eccezione del consueto “L’Outlet del Casalingo” – come shop in shop – e la zona animaleria (senza il marchio Isola dei Tesori), ubicati immediatamente dopo l’ingresso del negozio.
“Abbiamo progettato e disegnato il punto vendita, suddividendolo per mondi e non per reparti – ha spiegato Giorgio Fraschetti -. Marketing Trend ci ha concesso molta libertà e il negozio di Sulmona rappresenta una sorta di test, che sarà osservato, con grande attenzione, dal management Brico Io”.
La rappresentazione per mondi non è nuova per la Gds del bricolage e, in particolare, per punti vendita di dimensione contenuta.
Basti ricordare il nuovo corso di Bricocenter, con Pellegrino Rossi a Milano, per ritrovare molti degli elementi e ragionamenti che abbiamo rilevato a Sulmona.
Tuttavia, quest’ultimo, rappresenta un’evoluzione ulteriore del format, sia nei contenuti sia, non ultimo, in una più netta leggibilità del punto vendita.
Tra gli spunti che vale la pena segnalare citiamo l’area promozionale, ubicata all’ingresso, a fianco alla barriera casse.
Una scelta molto interessante, perché l’area è molto ampia e, soprattutto, rialzata da una pedana su due livelli, che ne mettono in evidenza la merce – attualmente il comparto riscaldamento – con una pavimentazione declinata e modificabile; in questo momento di colore rosso, ma nella stagione primaverile/estiva si tingerà di verde in concomitanza con l’esposizione dedicata al garden e all’arredo esterno.
Una soluzione sì di carattere funzionale, ma anche estetica, che si rivela una dominante di tutto il punto vendita.
Altri esempi, di questo genere, li troviamo nell’esposizione delle macchine per il giardino, piuttosto che nella scelta di sistemare le scorte all’interno di scaffalature scorrevoli, invece che a vista.
La viabilità è scandita da un percorso che non si vuole definire “obbligato” ma che invita a percorrere l’intero negozio, fatto salvo un passaggio intermedio che permette un veloce ritorno all’uscita.
A questo si aggiungono due corridoi centrali che suddividono il punto vendita tra un’iniziale macro area tecnica e una successiva dedicata alla sistemazione – nella sua accezione più ampia -.
Per la cronaca, in questi giorni d’inaugurazione – come si può vedere dal filmato – i corridoi centrali si presentano in modo molto fitto con podi promozionali regolati alti per consentire una scorta maggiore di prodotto.
Una scelta che personalmente mi ha lasciato un po’ perplessa, perché la vista d’insieme del negozio ne risultava un po’ ostacolata.
Sul fondo è sistemata l’area dedicata alla vendita assistita e ai servizi. “Questo è uno spazio al quale teniamo particolarmente e che andremo sicuramente ad implementare – continua Giorgio Fraschetti -, prendendo ad ispirazione l’esperienza del dettaglio tradizionale”. Nell’area, oltre al taglio legno e al tintometro – non chiuso ma aperto così che anche il cliente possa seguire le fasi di preparazione del prodotto -, si trova anche una zona, presidiata da banchi scorrevoli, dedicata alla vendita di serrature, maniglie e placche elettriche.
Presente un’area esterna di circa 300 mq, anche in questo caso contraddistinta da un percorso circolare e ordinato dove si trovano fondamentalmente prodotti per il giardino e l’edilizia, con un ingresso per l’uscita di acquisti di grandi dimensioni.
Infine lo staff. Si compone di 12 addetti, tutti i precedenti collaboratori di Bricopoint, con l’aggiunta di altri 3 nuovi addetti.
breaking news1: Approfittando della duplice veste, ho chiesto a Giorgio Fraschetti quale è stata la reazione del dettaglio tradizionale della zona che, in taluni casi, è loro cliente.
Innanzitutto ricordo che, a suo tempo, abbiamo tentato il coinvolgimento di alcuni nostri clienti del dettaglio tradizionale, nella nostra avventura distributiva; avventura che, però, non è stata condivisa. Detto questo, da parte nostra ci sarà massima trasparenza e auspichiamo una convivenza pacifica, dove le informazioni, relative ad iniziative particolari, saranno condivise condivise. E poi, al momento, l’offerta di un centro brico e quella di un rivenditore tradizionale si differenziano, tanto che molto spesso non c’è una reale concorrenza. Almeno per il momento. Il problema vero, di cui tutti dobbiamo preoccuparci, è il web, ed è per questo che è fondamentale concepire un negozio come un’esperienza da poter vivere, con un elevato contenuto di servizio.
breaking news2: Questo è il primo negozio a cambiare “vestito”. E gli altri?
Il cambio d’insegna totale ci sarà a gennaio, poi inizieremo a smantellare e ricostruire i punti vendita esistenti, considerando anche il trasferimento del negozio di Pergola – al momento poco performante – in un’area differente, con una location più grande.
breaking news3: Qualche altra novità in tema di distribuzione?
Un progetto al quale crediamo molto e sul quale stiamo lavorando molto. Si tratta di un format sui 1000 mq che conserva le caratteristiche della moderna superficie e, nello stesso tempo, un’elasticità e una riproducibilità, data dalle dimensioni contenute, indipendentemente dalle peculiari caratteristiche dell’utenza.
Dicembre 2015
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