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a cura di Sabrina Orrico Avatar photo

La caldaia, indispensabile elettrodomestico che serve per produrre riscaldamento e acqua calda è costituita da un bruciatore che consente di miscelare e bruciare il combustibile che alimenta una camera di combustione dove vengono prodotti gas caldi.

Solitamente per caldaia ad alta efficienza s’intende un apparecchio che trasferisce al fluido termoconvettore oltre il 90% dell’energia contenuta nel combustibile.

Le caldaie tradizionali hanno un rendimento medio che si aggira intorno all’85%.

Il D.P.R. 660/96, regolamento di attuazione della direttiva 92/42/CEE, definisce una classificazione (da 1 a 4 stelle) delle caldaie sulla base della loro efficienza energetica, quelle a 4 stelle offrono i rendimenti e i risparmi energetici più elevati.

Oggi è possibile scegliere tra caldaie a premiscelazione e caldaie a condensazione (consente una diminuzione dei consumi del 15% circa) e, in ogni caso, al momento dell’acquisto è necessario che la caldaia sia certificata da Enti esterni al costruttore e da essi regolarmente marchiato, come l’UNI-CIG (Ente nazionale italiano di unificazione e Comitato italiano gas), l’IMQ (Conformità a norme di sicurezza) e il marchio CE.

A seconda della grandezza dell’immobile è necessario scegliere il tipo di caldaia con la produzione di Kw adatta al tipo di ambiente che andrà a riscaldare.

Inoltre se la caldaia viene utilizzata anche per produrre acqua calda bisognerà tenere conto, oltre della presenza di una cucina, del numero dei bagni esistenti ed utilizzati.

Le caldaie posso essere murali, a basamento, posizionate in interno e/o esterno e a diversa alimentazione: a gas e a gasolio.

Le prime sono le classiche, ad accensione elettronica,  dotate di fiamma pilota che accende i bruciatori quando entra in azione; le caldaie a gasolio sono più frequentemente utilizzate per impianti più grandi del singolo appartamento, anche perché necessitano di un serbatoio per il combustibile, che viene installato esternamente.

Qualche consiglio per tenere sotto controllo i consumi.

Di giorno, come prescrive la legge, si consiglia di impostare una temperatura massima di 20°, mentre di notte è bene mantenere il termostato entro i 16°.

Si ricorda che per ogni grado in meno il risparmio è del 7%, mentre l’installazione di valvole termostatiche, che aprono e chiudono l’afflusso di acqua al termosifone, può far risparmiare fino al 20% di energia.

Molto spesso la caldaia – specie se per riscaldamento autonomo – viene utilizzata per la produzione istantanea di acqua calda e la sua capacità viene misurata in litri al minuto.

Per questo è necessario, in caso di preventivo e successivo acquisto della caldaia, fare sapere al venditore quanti bagni e che genere di sanitari (docce o vasche) sono installate nell’abitazione.

Inoltre, le nuove tendenze moda in fatto di rubinetteria prevedono, da qualche anno,  l’installazione di soffioni doccia molto grandi che generano un flusso d’acqua particolarmente abbondante, talvolta troppo abbondante rispetto alle capacità della caldaia.

Il problema è di facile soluzione: o si sceglie una caldaia che generi il giusto numero di litri di acqua calda/minuto oppure è possibile installare una caldaia con accumulo incorporato.

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