Il legno
La legna come combustibile
Indice
In Italia un’alta percentuale di famiglie usa i combustibili di origine vegetale per riscaldarsi, soprattutto per riscaldare la “seconda” casa.
Il caminetto chiuso rimane il sistema di riscaldamento privilegiato seguito da caminetti aperti e stufe tradizionali.
Per la nostra sicurezza e per rispettare l’ambiente è necessario utilizzare responsabilmente gli apparecchi di combustione e i combustibili soprattutto in fase di accensione e alimentazione del generatore, sia esso un camino o una stufa.
Per avere qualche suggerimento sicuro ci siamo rivolti all’ANFUS (Associazione nazionale Fumisti Spazzacamini), un’associazione professionale che da anni si batte per la migliore qualificazione di installatori e manutentori.
Ecco alcuni comportamenti fondamentali per ottenere la massima resa dal proprio camino, senza rischi.
Accensione
- Massima apertura dei registri di tiraggio della presa d’aria e della valvola fumi;
- posizionamento sulla griglia del braciere apposito;
- materiale d’innesco;
- sovrapposizione di alcuni piccoli pezzi di legna secca;
- accensione del materiale di innesco;
- aggiunta di altro combustibile di taglia-media fino ad ottenere la formazione di un letto di braci.
Alimentazione
- Immissione nel focolare di altro combustibile di pezzatura di taglia medio-grossa (max 20% di umidità);
- regolazione del tiraggio e schermatura della bocca del focolare con parascintille per caminetti aperti o chiusura del portello per i caminetti chiusi;
- alimentazione sistematica e periodica con nuovo combustibile secondo necessità.
ROTTA DI NAVIGAZIONE:
- TAGLIARE E ACCATASTARE LA LEGNA
- DALLA LEGNA ALLA CENERE
- QUANDO IL CAMINO FA FUMO
- QUANDO SI INCENDIA LA CANNA FUMARIA
- ATTENZIONE AL MONOSSIDO DI CARBONIO
- IL SITO ANFUS (Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini)
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