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Il Superbonus può essere smart
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Riqualificare e rendere smart gli edifici approfittando degli incentivi fiscali del 110 per cento si può, grazie all’offerta per la Building & Home Automation di BTicino.
La riqualificazione energetica, anche in chiave smart, degli edifici vede aprirsi una nuova era grazie al superbonus, un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio (DL 34/2010 19 convertito in legge il 17 luglio 2020) che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (fino al 20 giugno 2022 per edifici IACP).
I soggetti che possono accedere al superbonus sono: persone fisiche, istituti autonomi case popolari (IACP), cooperative di abitazione a proprietà indivisa, onlus e associazioni di volontariato, associazioni e società sportive dilettantistiche.
Chi può chiedere il Superbonus
La maxi detrazione fiscale è prevista per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, antisismica, di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici in edifici unifamiliari, condomìni, unità immobiliari indipendenti, prima e seconda casa.
Sono esclusi gli edifici di nuova costruzione, gli ampliamenti e le unità immobiliari residenziali appartenenti alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli).
Per ottenere il superbonus è necessario realizzare almeno un intervento “trainante” e, insieme agli interventi “trainati” devono portare un miglioramento di 2 classi energetiche.
Si annoverano tra gli interventi “trainanti”: l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti con impianti centralizzati a condensazione o a pompa di calore (compresi impianti ibridi o geotermici), oppure con impianti di micro-cogenerazione.
Tra gli interventi “trainati”, ovvero quelli già previsti dagli ecobonus (50% e 65%) da abbinare obbligatoriamente ad almeno un intervento “trainante” (fermo restando il salto di almeno due classi), si possono citare: la sostituzione infissi, l’efficientamento energetico, il rifacimento facciate, gli impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo, la messa in stato di sicurezza, le stazioni di ricarica per auto elettriche, ma anche la domotica e sistemi di smart Home & Building Automation (che già beneficia del 65% di ecobonus).
Proprio in quest’ultima categoria troviamo un’ampia gamma di prodotti BTicino, azienda tradizionalmente amica di Bricoliamo.
Tra questi ricordiamo quelli abbinati ai sistemi di termoregolazione, comfort e controllo come:
- la serie Living Now with Netatmo,
- la serie Livinglight with Netatmo,
- MyHome_Up,
- i nuovi comandi digitali Living Now
- comando vocale con assistente Amazon Alexa integrato
- il centralino elettrico intelligente BTdin with Netatmo,
- il nuovo termostato connesso Smarther2 with Netatmo,
- le valvole termostatiche with Netatmo
- il Driver Manager di My_Home per il controllo della climatizzazione.
Senza dimenticare i prodotti e sistemi direttamente correlati agli interventi trainati relativi alla ricarica dei veicoli elettrici come le colonnine di ricarica Green’Up, l’Energy Management System BTicino e il sistema di misura e supervisione Nemo SX IME, nonché la gamma di apparecchi al servizio degli impianti solari fotovoltaici.
Sconto in fattura e cessione del credito
Fermo restando che la legge fissa dei limiti di spesa per ciascun intervento, oltre i quali non è consentita l’agevolazione al 110%, diversi sono i sistemi di detrazione tra cui è possibile scegliere:
- detrazione IRPEF/IRES, in 5 rate in 5 anni, valida solo per persone fisiche ed entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi;
- sconto in fattura in cui il cliente avrà il 100% di sconto in fattura e in cambio cederà il credito fiscale all’impresa che recupererà il 110% dell’importo in 5 anni. Il fornitore può recuperare il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta di importo uguale alla detrazione spettante o con successiva ed eventuale cessione di tale credito ad altri soggetti, come le banche; 1
- cessione (senza limiti) del credito che può essere disposta in favore di fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi, compresi i distributori di materiale elettrico, oppure altri soggetti (persone fisiche, persone giuridiche ed enti), istituti di credito/intermediari finanziari. In sostanza è possibile offrire al cliente la liquidità per pagare i lavori e si assume il credito fiscale del 110% che potrà recuperare in 5 anni di detrazione.
Quanto si può detrarre?
La legge fissa dei limiti di spesa degli interventi, oltre i quali non è consentita l’agevolazione al 110%, a seconda degli interventi da eseguire.
Il limite di spesa per gli interventi di isolamento termico sono:
- 50 mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari indipendenti all’interno di complessi plurifamiliari;
- 40 mila euro per ciascuna unità immobiliare per condomini composti da 2 a 8 unità;
- 30 mila euro per ciascuna unità immobiliare per edifici composti da più di 8 Unità.
Il limite di spesa per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale:
- 30 mila euro per gli edifici unifamiliari o funzionalmente autonomi;
- 20 mila euro per unità abitativa negli edifici composti da 2 a 8 unità;
- 5 mila euro per unità abitativa negli edifici con più di 8 unità.
Il limite di spesa per gli interventi di installazione di pannelli solari è pari a 48 mila euro, e comunque 2.400 euro per ogni kW dell’impianto per singola abitazione.
Per le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 3.000 euro e tra le spese incentivabili ci sono anche i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW.
Novembre 2020
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