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Le pentole per la cucina a induzione

a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

I piani cottura a induzione stanno prendendo sempre più piede fondamentalmente perché sono più comodi da utilizzare e da pulire rispetto ai tradizionali piani a gas, sono più sicuri e spesso anche più risparmiosi.

L’induzione scalda solo la parte che viene a contatto con il fondo della pentola o della padella e si raffredda velocemente una volta terminata la cottura.

Il controllo della temperatura è preciso e il tempo di riscaldamento è assai più veloce: se mettete una pentola contenente un litro d’acqua, questa arriverà a bollore in più di 5 minuti su u piano a gas e in meno di 3 minuti su un piano cottura a induzione.

Velocità e sicurezza

Oltre alla comodità bisogna dire che il piano a induzione è decisamente più sicuro, utilizzando l’energia elettrica, rispetto al gas.

Riguardo all’aspetto economico bisogna dire che i piani cottura a gas hanno un costo inferiore rispetto a quelli a induzione, i quali però sono più efficienti dal punto di vista energetico.

Per capire con precisione il vantaggio economico della scelta tra gas e induzione è necessario confrontare i costi del gas e dell’elettricità previsti nel proprio comune.

Per l’induzione ci vogliono le pentole dal fondo ferroso

Una delle preoccupazioni più frequenti rispetto al piano a induzione è legata alla necessità di utilizzare pentole e padelle con il fondo costituito da un materiale ferroso.

Ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox sono normalmente adatte per la cottura a induzione. Sono invece inutilizzabili pentole in alluminio, rame, ottone, ceramica e porcellana.

Riconoscere che il fondo delle nostre pentole sia adatto al piano cottura a induzione è semplice: è sufficiente avvicinare una calamita (anche quelle decorative che troviamo di solito sulla porta del frigorifero) al fondo della pentola o della padella.

Se la calamita rimane attaccata al fondo non avrete più dubbi sulla possibilità di utilizzare quella padella su un piano a induzione.

Più la calamita si attacca saldamente al fondo della pentola e più soddisfazioni avrete dalla cottura a induzione.

Se la presa della calamita non fosse ben salda, potrete comunque usare quella pentola ma la cottura del cibo potrebbe rivelarsi non ottimale.

Se la calamita non si attacca al fondo della pentola, significa che non esiste una componente ferrosa nel fondo, necessaria per innescare la reazione magnetica che consente di attivare l’induzione, quindi tale pentola sarà inutilizzabile sull’induzione.

Con l’esperimento della calamita scoprirete che molte delle pentole che utilizzate normalmente sulla cucina a gas possono essere utilizzate anche su un piano a induzione.

Un ultimo suggerimento: più è alto lo spessore del fondo della pentola e migliori saranno le prestazioni in termini di cottura di un piano a induzione.

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