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Se il lavoro è fatto bene il risultato sarà spettacolare. L’unico problema risiede nel fatto che bisogna armarsi di santa pazienza perché i tempi di asciugatura tra un passaggio e l’altro sono piuttosto lunghi.

Procediamo con ordine. Noi abbiamo usato 15 contenitori di uova in cartone per la realizzazione di una lampada da soffitto, quindi piuttosto grande. Le dosi degli altri elementi necessari sono proporzionate alla quantità di carta utilizzata, perciò, se volete realizzare una lampada da tavolo più piccola dovrete calcolare le dosi in proporzione.

Abbiamo usato il cartone dei contenitori delle uova e non della normale carta da giornale per avere una maggiore consistenza dell’impasto e quindi robustezza della lampada.

Il filmato della lampada

Materiali occorrenti

  • 15 contenitori di uova in cartone
  • 2 ampi contenitori in plastica
  • 1 zuppiera in acciaio
  • 1 foglio di plastica
  • 2 bicchieri di colla vinilica
  • Mezzo bicchiere di colla per parati
  • 2 cucchiai di aceto
  • 3 cucchiai di farina
  • 1 canovaccio
  • Acqua

La prima cosa da fare è spezzettare i contenitori di uova in una bacinella: più piccoli sono i pezzetti e più facile sarà realizzare l’impasto. Fatto questo aggiungiamo acqua tiepida fino a coprire i pezzetti di cartone che dobbiamo lasciare in ammollo per un paio di giorni.

Quando i pezzetti di cartone sono zuppi d’acqua e ben ammorbiditi, procediamo con il loro totale sminuzzamento con l’aiuto di un frullatore a immersione. Dovremo ottenere una consistenza simile a quella di una zuppa di ceci (per capire la giusta consistenza uno sguardo al filmato aiuta).

A questo punto mettiamo al centro di un canovaccio l’impasto, o una porzione di esso se fosse molto, e strizziamo con tutte le nostre forze per far uscire completamente l’acqua.

Ottenuto il composto asciutto dobbiamo sbriciolarlo con cura. I pezzettini devono essere i più piccoli possibile per facilitare l’impasto successivo.

La ricetta dell’impasto

Aggiungiamo mezzo bicchiere, non di più, di colla per parati per dare elasticità al composto e due bicchieri di colla vinilica per consentire un buon amalgama e compattezza del composto.

Iniziamo ad impastare per poi aggiungere due cucchiai di aceto, che preserverà la cartapesta dalla futura insorgenza di muffe e tre cucchiai di farina bianca che serve come legante tra tutti gli elementi del composto.

Continuiamo ad impastare con vigore con gli stessi movimenti che normalmente facciamo le tagliatelle o la pasta per la pizza. Se vi rendete conto, impastando, che il composto è troppo morbido aggiungete farina, nel caso invece fosse troppo secco aggiungete colla vinilica.

Il risultato è raggiunto quando l’impasto ha una consistenza simile all’argilla.

Lo stampo e la forma

A questo punto scegliamo il nostro stampo. Nel nostro caso abbiamo utilizzato una ciotola da cucina in acciaio, gli chef la chiamano boule, che abbiamo rivestito con un foglio di plastica, facendolo aderire il meglio possibile, senza grinze e fissandolo con del nastro adesivo.

La plastica serve per facilitare la rimozione dallo stampo della cartapesta una volta asciutta. Rivestire lo stampo è un’operazione che va fatta indipendentemente dal materiale di cui è costituito lo stampo stesso (acciaio, plastica, legno, ecc.). L’unica soluzione per cui si può evitare è quella del palloncino, che si farà scoppiare una volta che la cartapesta sarà ben asciutta.

Rivestita la ciotola non dovremo far altro che ricoprirla con il nostro impasto cercando di tenere in ogni punto il medesimo spessore. Fatto questo dobbiamo aspettare una settimana per la perfetta asciugatura.

Una settimana prima di passare al colore

Tenete conto che l’asciugatura della cartapesta non deve avvenire in prossimità di una fonte diretta di calore, per esempio un calorifero oppure con l’esposizione diretta ai raggi del sole. Per questo motivo occorre almeno una settimana per la perfetta asciugatura.

Passato questo tempo rimuovete la sagoma di cartapesta dallo stampo e verificate che sia perfettamente asciutto anche l’interno, in caso contrario attendete la perfetta asciugatura.

Finalmente possiamo scegliere il colore e stenderlo semplicemente a pennello. Un consiglio: non utilizzato il nostro amato acrilico, privilegiate colori piuttosto densi e molto coprenti, può andare bene anche lo smalto. Inoltre, tenete conto che il colore che scegliete per l’interno inciderà sulla luce che otterrete, non abbiamo scelto il colore oro non a caso.

Infine un’ultima avvertenza importante, usate solo lampade a led, che non emanano calore e mai ad incandescenza: stiamo comunque parlando di una lampada in cartapesta.

Aprile 2023

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