Eventi e fiere
La parola ai vincitori del SUN.LAB 2013
Indice
Il tema di questa sesta edizione del SUN.LAB, concorso per giovani talenti (under 35) del design è stato “L’Animale Sociale”.
Numerosi sono i progetti pervenuti al SUN da designer che già esercitano la professione e da studenti delle principali università internazionali.
La qualificata giura di SUN.LAB ha decretato anche quest’anno i vincitori, che avranno la possibilità di esporre i propri prototipi in uno spazio dedicato all’interno della manifestazione riminese (6/8 ottobre 2013).
I vincitori dell’edizione 2013 di SUN.LAB sono 14:
- Nicola Cerasa, Raul Frollà – Flare
- Andrea Rekalidis – Twinbench
- Arching – COLTIVATI!
- DMD – Parking for people
- Raffaelino Farina – Meglioindue
- Filippo Francescangeli – Mentiròsa
- Matteo Gremo – Delight
- Lato D Studio – Speira
- Matteo Marchini – Me’t rispect
- Matteo Maresi – Dispettosa
- Pietro Maccioni – sketCHairs
- Luca Scarpellini, Usedesign – Boolb
- Giulio Patrizi – Player Stone
- Ivo Caruso e Alessandro D’Angeli – Picnicnelbosco
Secondo la giuria questi 14 progetti sono stati in grado di rappresentare l’Outdoor design come antistress collettivo, come antidoto contro la solitudine, raggiungendo l’obbiettivo di proporre prodotti che incoraggino la conoscenza e la condivisione pacifica, l’uso comune (simultaneo o non), la comunicazione diretta e reale, il rispetto dell’individuo e dell’ambiente.
Prodotti che permettano la riscoperta del piacere della fisicità delle relazioni umane.
Nella Galleria Fotografica vi proponiamo un’anteprima delle immagini dei designer vincitori e dei loro progetti.
Alcuni di loro hanno anche voluto commentare e spiegare le loro intuizioni.
Scopriamoli insieme.
Flare by Nicola Cerasa e Raul Frollà
Con il progetto “Flare” abbiamo cercato di affrontare il mondo dell’outdoor furniture partendo dal tema delle fibre intrecciate, e rivisitandolo in chiave moderna e funzionale. E’ nato così un sistema di sedute (poltrona e divano) caratterizzato da un’estetica pulita ma accogliente, che si manifesta con decisi cambi di superfcie e con la generosa “svasatura” dei due braccioli. “Flare” è costituito da una struttura in tondino metallico e rivestimento realizzato in fbra di polietilene intrecciato (quindi idrorepellente, resistente alle abrasioni e agli agenti atmosferici). Queste caratteristiche lo rendono adatto prevalentemente al settore outdoor, anche se, sia il divano che la poltrona possono essere utilizzate anche per arredare ambienti interni. La realizzazione di questi arredi non necessita di stampi o tecnologie costose, e questo permette di ottenere vantaggi economici in fase di produzione e nel prezzo finale del manufatto.
Twin bench by Andrea Rekalidis
Twin Bench è una panca componibile che presuppone l’utilizzo in coppia,il baricentro centrale infatti obbliga chi si siede a collaborare con un compagno che faccia da contrappeso dalla parte opposta. Il carattere sociale del progetto è sottolineato anche dalla vista frontale che evoca l’icona della bilancia, simbolo di equità ed uguaglianza. Applicando dei binari la panca si trasforma in un’altalena basculante, una funzionalità aggiunta grazie alla quale la collaborazione diventa un gioco. Vi è comunque la possibilità di utilizzare twin bench come una panca normale spostando i cavalletti agli estremi corti del piano d’appoggio. Sia la struttura che il piano sono in legno massello ed i componenti sono uniti mediante semplici incastri, questo facilita e velocizza le operazioni di smontaggio e montaggio, così come quelle di stoccaggio e trasporto.
COLTIVATI! By Arching
In una realtà in cui gli spazi comuni sono sempre meno, in cui il verde lascia il posto al grigio del cemento si genera un piccolo spazio verde comune…dove? sopra ai tetti dei palazzi e sui balconi! Dalle api simbolo di socialità e di collaborazione nasce “COLTIVATI! ” , elementi modulari in legno che componendosi danno vita ad un orto, un orto che permette di soddisfare le esigenze del suo “contadino” e nello stesso tempo creano un ambiente in cui poter socializzare aspettando che la natura faccia il suo corso.
Questo sistema modulare può soddisfare tutte le esigenze sia di spazio vero e proprio sia di spazio necessario alle piante per svilupparsi. Infinite combinazioni per chi vuole coltivare solo essenze aromatiche, per chi vuole un orto vero e proprio ( vasi per le piccole piante , attrezzi da giardinaggio raccolti in cassetti, vasi per piante dalle radici profonde…) o per chi invece, vuole godersi il verde comodamente seduto! E se in questo combinazione ci fosse anche spazio per un arnia con la sua famiglia di api???
Parking for People by DMD – Elena Del Signore, Marcella Del Signore, Giuseppe Morando
Parking for People è un intervento temporaneo in uno spazio pubblico, che opera come catalizzatore per creare luoghi con la costruzione di comunità temporanee attraverso il coinvolgimento e la partecipazione. Si tratta di un sistema ibrido che opera tra la scala di infrastruttura, spazio ed oggetto in cui i fruitori sono parte attiva della produzione spaziale. Il progetto è destinato ad essere sviluppato in ambienti outdoor e spazi pubblici come un prototipo che potrebbe essere replicato per tutta la città.
Meglioindue by Raffaelino Farina
La vita nel contesto urbano mette molto spesso le persone a distanza ravvicinata fra loro. Questi momenti di interazione involontaria suggeriscono uno studio su come rendere maggiormente stimolanti tali istanti. In questo progetto viene considerato l’elemento ludico come occasione di condivisione e socializzazione. “Meglioindue” è una seduta da arredo urbano che si propone come antistress da usare in solitaria o, meglio, insieme ad un’altra persona. Le gambe laterali differiscono in altezza da quelle centrali dando alla panchina la possibilità di oscillare. Questo permette di dondolarsi da soli o in compagnia, mentre si aspetta un autobus, ad esempio. Si stimola così la socializzazione cercando di rendere più divertenti quelli che vengono considerati “momenti morti” della giornata. La seduta si compone di cinque elementi in legno di recupero accoppiati fra loro ad incastro. Ciò la rende facile da assemblare ed attenta all’ambiente.
Mentirosa by Filippo Francescangeli
Si chiama Mentiròsa. E’ la seduta monoblocco disegnata da Filippo Francescangeli e prototipata da Devoto s.p.a. Una seduta versatile per l’ambiente casa e il contract adatta anche all’uso per esterni. Il tandem tra designer e azienda è il motore di quest’esperienza di design partecipato: creatività e tecnologia si confrontano con continuità durante tutto il processo progettuale e produttivo. Il risultato è la creazione di Mentiròsa, una seduta consapevole delle sue forme e dei materiali di cui è composta, una seduta che sfrutta al meglio le potenzialità dei materiali di cui è composta pur mantenendo eleganza e ergonomia. In Mentiròsa, infatti, si uniscono tradizione e innovazione. Una seduta nuova ma con il sapore familiare, accogliente, ricco di memoria. E’ sinuosa ma tenacemente controllata. Mentiròsa ha la pelle in legno, materiale vivo e caldo la cui natura viene portata all’estremo nell’accoppiamento con il solid surface, il suo cuore pulsante, che le permette di assottigliarsi, deformarsi, sofisticarsi. Mentiròsa è di legno. Bugìa.
Delight by Matteo Gremo
DeLight è la panchina ecosostenibile progettata per rendere più piacevoli e socialmente vivibili gli spazi aperti pubblici e privati. Sulla copertura è installato un pannello fotovoltaico che assorbe l’ energia necessaria ad illuminare gradevolmente l‘ ambiente. Costruita in legno trattato per l’esterno, la seduta è costituita da un doppio involucro, uno interno in legno contenente i componenti per l‘ accumulo e l’ erogazione dell‘ energia, uno esterno semi-trasparente realizzato in lastre di policarbonato. Tra i due involucri sono posizionate strips LED per l’ illuminazione della seduta, ed un’ altra è stata posta sotto la copertura, la quale è anche dotata di un sistema di defluvio delle acque meteoriche che permette l’ irrigazione di eventuali fioriere urbane messe ai lati corti della panchina.
ME’T RISPECT by Matteo Marchini
Per la creazione di “ME’T RISPECT”(titolo che fonde dialetto reggiano e inglese) sono partito dal “pinco panco”, gioco dove i bambini trovano un equilibrio. Allo stesso modo la seduta pubblica, dotata di tre piedi, quello centrale leggermente più lungo, subirà oscillazioni ogni qual volta una persona si alzerà/siederà o effettuerà movimenti. Ho incentrato quindi il mio progetto sul “gioco del rispetto”, un gioco in cui le persone devono trovare un equilibrio tra di loro. L’interagire, volontario o non, creerà momenti di socializzazione.
Dispettosa by Matteo Maresi
La panca “dispettosa” nasce dall’idea di far interagire le persone attraverso il semplice gesto di sedersi, per ricordare che la vita di ognuno di noi è influenzata, contaminata, a volte disturbata, anche involontariamente, da chi ci sta accanto, da chi vive nel nostro quartiere, da chi lavora con noi, da chi, passeggiando, ci incrocia al parco… “Dispettosa”, oltre ad essere un arredo ludico per bambini, vuole rivolgersi agli adulti che spesso sottovalutano l’importanza di un sorriso. Volontariamente o casualmente chi si accomoda sulla panca fa sollevare le persone sedute accanto innescando un incrocio di sguardi e smorfie con l’obiettivo di favorire relazioni interpersonali. La struttura della panca è composta da una base in legno alla quale sono fissate quattro gambe sagomate. La seduta è unica ed è formata da un tubolare gonfiabile fermato sulla base in legno mediante barre piegate ed incernierate che delineano le singole sedute ma le mantengono un elemento unico.
SketChairs by Pietro Maccioni
“Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e negli abbracci ; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma qualcuno” (Hugo Van Hofmannsthal). Queste poche righe esprimono tutta la forza che risiede nel concetto di comunicazione ed interazione sociale e, tale pratica, è ancora più forte se riesce a coinvolgere persone in un primo momento poco compatibili tra loro.
SketCHairs nasce come spazio di interazione sociale totale visto che tutti hanno la possibilità di esprimere un pensiero, un’a¬zione, uno stato d’animo, qui non esistono differenze legate all’età, alla cultura o all’etnia. La sua funzione principale è quella di seduta per ambienti esterni ma, grazie alla sua forma sinuosa e all’uso dell’Ardesia come “guscio esterno”, si presta perfettamente per l’uso ludico-ricreativo e, da la possibilità ai più piccoli (ma non solo..) di esprimersi ed interagire attraverso la prima forma di comunicazione usata dall’uomo, il disegno. In questo modo ad esempio, mentre i bambini passano il tempo a giocare e disegnare su SketCHairs, i genitori possono leggere un bel libro, interagire con altri genitori, senza perdere di vista i loro piccoli. Allo stesso tempo, il ritrovarsi ad osservare un bel disegno o leggere una frase curiosa, può essere un motivo per socializzare con persone che in quel momento stanno condividendo lo stesso spazio. Tutto questo si ritrova in una forma che da sempre è simbolo di unione e condivisione, il cerchio…un cerchio non chiuso ma aperto a noi, ai nostri pensieri, azioni, diversità, sogni.
boolb by useDesign
Ricordate i labirinti giocattolo che hanno segnato gli anni ’90? Con la serie di tavolini da giardino boolb è ora possibile giocare con i semi di piante e fiori, che una volta raggiunto il centro cadono direttamente nel foro creato dai movimenti del gioco stesso. Tre colori per tre labirinti da affrontare con gli amici nei soleggiati pomeriggi estivi per poi stendersi appagati sull’erba, coscienti di aver contribuito alla crescita di una pianta e di aver reso il nostro pianeta un po’ meno grigio.
Picnicnelbosco by Ivo Caruso e Alessandro D’Angeli
La mia convinzione è che questa foresta illuminata riflette in qualche modo un periodo precedente delle nostre vite, forse un ricordo arcaico che ci portiamo dietro dalla nascita, di qualche paradiso ancestrale in cui ogni foglia e ogni fiore esiste nell’unità perfetta di tempo e spazio (James Graham Ballard).
Un tavolo da pic-nic, pensato in funzione dell’installazione in uno scenario urbano. Normalmente si è abituati a vedere tavoli da picnic in montagna, in zone attrezzate per il campeggio o in aree di sosta. PICNICNELBOSCO vuole evitare una estetica spartana, da comunità montana, a favore di uno stile più contemporaneo ed elegante. Il bello di mangiare all’aria aperta è farlo al fresco, sotto le fronde di un grande albero. Alla rievocazione di questa esperienza si ispira il sistema di foratura della copertura di cui il tavolo è provvisto. Si potrà sempre godere della fresca ombra di un ramo immaginato…anche in una foresta di cemento. PICNICNELBOSCO vuole essere una scatola con bosco incorporato.
Luglio 2013
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