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a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

La giornata dedicata al mercato del bricolage si è conclusa anche quest’anno con un successo.

Nella sede del Mi.Co di Fiera Milano si sono accalcati tra i 140 stand presenti circa 2.000 operatori (lo scorso anno furono 1.400). Il convegno che ha caratterizzato fortemente soprattutto le prime edizioni del BricoDay, quest’anno ci è sembrato un po’ sacrificato, soprattutto per i tempi piuttosto ristetti che sono stati messi a disposizione, ricordiamo che nelle prime edizioni il convegno aveva una sessione pomeridiana.

In ogni caso bisogna sottolineare che i relatori che si sono avvicendati sul palco erano tutti di primissimo livello: Giulia Arrigoni, giornalista e ormai opinion leader di riferimento per il bricolage nazionale; di grande prestigio le presenze che hanno rappresentato la gds, alludiamo a Sergio Giroldi, CEO del Gruppo OBI, a Thomas Bouret, amministratore delegato di Leroy Merlin Italia e a Mario Aspesi, consigliere delegato di Marketing Trend – Brico IO.

Il mondo della produzione ha offerto come relatori Monica Rigoni, direttore marketing di Fitt e Davide Doda, direttore commerciale elettroutensili per il sud Europa di Bosch. Mentre l’analisi e la ricerca era rappresentata da Luca Pellegrini, ordinario di marketing presso l’Università IULM di Milano e presidente di TradeLab, Gianpiero Lugli, dell’Università di Parma e Fabrizio Fornezza, Business Unit Director di GFK-Eurisko.

Nomi davvero importanti che hanno analizzato il presente e il possibile futuro del mercato nazionale del bricolage.

Nelle diverse relazioni il denominatore comune è stato rappresentato dal consumatore considerato, centrale o addirittura il Re del mercato.

E’ sulla base delle sue esigenze e delle nuove tendenze che produzione e distribuzione devono disegnare lo sviluppo futuro del mercato.

La gds in particolare, come ha sottolineato Luca Pellegrini, è l’unica in grado di offrire tutti gli input per tutte le attività di bricolage: strumenti, materiali, componenti, servizi e know how.

In una logica di moderno rapporto con il consumatore una parte importante delle riflessioni ha ovviamente riguardato internet e lo sviluppo dell’e-commerce.

Thomas Bouret nel suo intervento, che aveva un titolo significativo: “il negozio fisico non è morto …”, ha sostenuto che il futuro non sarà caratterizzato da una battaglia del negozio fisico contro internet, bensì dalla giusta miscela tra commercio fisico ed e-commerce.

Un delicato mix che dovrà consentire al consumatore di acquistare “ciò che voglio, dove voglio, come voglio e quando lo voglio”.

Molto importante, sul fronte della produzione, è stato il concetto di innovazione introdotto in questo BricoDay da Davide Doda.

Innovazione di prodotto che significa progettare e realizzare prodotti in linea con le moderne esigenze del consumatore.

Un tema su cui noi di Bricoliamo siamo intervenuti spesso, perché siamo convinti che l’innovazione che migliora il prodotto e che ci consente di ottenere risultati migliori con meno fatica e più gratificazione, è quella che incide in maniera sostanziale sulla nostra qualità della vita.

Ultima segnalazione che vogliamo fare riguarda l’intervento di Mario Aspesi, particolarmente atteso dopo la bufera che ha caratterizzato l’ultimo anno dell’insegna Brico Io a seguito dell’affaire Potenti.

La sintesi è che, dopo il ritorno di tutti i punti vendita all’interno di Marketing Trend e Brico Io, tutto sta gradualmente e con fatica rientrando in un regime di normalità.

I cambiamenti in atto sono stati riassunti in una tabella dove erano raffrontati il numero e le caratteristiche di punti vendita e il fatturato tra il 2012 e il 2013.

L’anno scorso i negozi Brico Io erano 112, di cui 32 a gestione diretta e 80 in franchising, nel 2013 si è passati a 105 negozi, di cui 61 a gestione diretta e 44 in franchising.

Per quanto riguarda il fatturato è passato da 279 milioni di euro (94 sviluppati dai negozi in gestione diretta e 185 dal franchising) nel 2012 a 261 nel 2013 (173 in gestione diretta e 88 in franchising.

L’imperativo, iniziale e finale, era contenuto nel titolo della relazione di Aspesi: “Brico Io: condannati a crescere”.

Nella Galleria Fotografica le foto dei relatori.

Settembre 2013

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