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Agility Dog: obbedienza, prontezza, agilità e complicità

a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

L’Agility nasce come disciplina cinofila sportiva nel 1977 in Inghilterra. Originariamente ispirata ai concorsi ippici ad ostacoli, è la versione per i cani di queste discipline, in cui animale e conduttore formano un unico inscindibile binomio, armonico e dinamico.

All’inizio pensata non come disciplina a sé ma come riempitivo per distrarre il pubblico durante i tempi morti di competizioni di bellezza, ben presto riscosse un grande successo sia tra i conduttori sia tra il pubblico, per non parlare degli amici a quattro zampe che trovarono finalmente un campo di gara nel quale correre e saltare liberi da collare e guinzaglio.

Proprio sull’onda di questi successi l’Agility guadagnò spazio ed importanza fino a conquistare nel corso degli anni ’80 il giusto spazio fra le classiche discipline cinofile, uscendo via via dai confini inglesi per espandersi dapprima i paesi del Nord Europa (Olanda, Belgio, Francia, Germania) fino ad affermarsi all’inizio degli anni ’90 in tutta Europa.

In Italia l’Agility arriva alla fine degli anni ’80, passando dalla Francia dove già godeva di buona fama.

Viene importata da alcuni storici club piemontesi (GARU, CCT, ACUV) che legano la diffusione dei primi stages (1988-1989) al nome di Jean Pierre Garcia e successivamente allo stesso Peter Lewis.

Nel 1989 c’è il debutto ufficiale degli “agilisti” italiani al Master Europeo di Agility a Parigi, testimonianza da una parte dello sviluppo che questa disciplina sta ottenendo anche nel nostro paese, dall’altra della nostra condizione di debuttanti, sottolineata da un molto “onorevole” ultimo posto.

La strada è però aperta, e già nel 1990 l’Agility inizia ad assumere il suo giusto collocamento: viene infatti riconosciuta dall’E.N.C.I. ed entra di diritto nella Federazione Cinofila Internazionale (FCI).

E’ del gennaio 1990 il primo regolamento italiano, che pur con alcune lacune costituisce una pietra miliare per lo sviluppo futuro dell’Agility.

Si arriva così alla prima gara ufficiale italiana e alla prima prova Europea a squadre.

Da allora in poi, l’Agility conquista spazio, meriti, proseliti e seguaci, portando nel mondo della cinofilia una ventata di novità, allegria, spensieratezza e gioco e affermandosi anche dal punto di vista tecnico.

A tutt’oggi l’Agility è la disciplina che più di ogni altra coinvolge conduttori e semplici spettatori, per la sua immediatezza, per la sua freschezza, per il divertimento ed il coinvolgimento che unisce cani e proprietari e per gli innegabili contenuti tecnici che essa porta con sé, favorendo un corretto rapporto tra il binomio (la coppia cane-conduttore), una forte complicità ed un altissimo grado di controllo del cane, il tutto basato su un rapporto di giocoso divertimento.

Le regole

Questo sport consiste nel condurre il proprio cane – rigorosamente libero da collare e guinzaglio – lungo un percorso composto da ostacoli di diversa natura, in un tempo massimo predeterminato.

Il conduttore corre con il cane, indicando la direzione da seguire e gli ostacoli da superare e ne controlla la velocità in modo da terminare entro il tempo prestabilito.

Per fare questo può usare la voce, i gesti, lo spostamento del corpo e quant’altro ritiene necessario ma non può toccare né il cane né gli ostacoli.

I percorsi sono stabiliti dal giudice prima di ogni gara e non sono mai uguali, possono presentare difficoltà di superamento più o meno grandi a seconda della classe di gara che viene effettuata.

Le classi

Le classi si dividono in: Debuttanti, 1° Grado o 1° Livello Meticci, per i conduttori principianti che non hanno ancora ottenuto il brevetto di Agility, 2° Brevetto o 2° Livello Meticci, gare tecnicamente più difficili, riservate a concorrenti più esperti, 3° Brevetto, la categoria più difficile che permette di accedere alla selezione per la squadra Nazionale ed al Campionato Italiano di Agility.

Esistono poi prove particolari non ufficiali (masters, open, gamblers, K.O., staffette) che, pur non utili ai passaggi di grado vengono a volte inserite come giochi o giri extra alla fine delle gare ufficiali per il divertimento di cani e conduttori.

Le categorie

L’Agility si divide anche in tre categorie a seconda delle taglie dei cani: small, per i cani alti fino a 35 cm al garrese; medium, per cani alti al garrese da 35 a 43 cm.; large, per i cani alti più di 43 cm al garrese. Per ogni categoria varia l’altezza delle asticelle, dei salti e degli ostacoli che vengono adattati.

Tipi di ostacoliI

Gli ostacoli si dividono in tre tipi:

  • quelli che devono essere superati con un balzo: i salti in alto ed in lungo;
  • quelli di contatto, che devono essere superati passandoci sopra ed avendo cura che il cane tocchi almeno con una zampa le cosiddette “zone di contatto”, poste all’inizio e alla fine dell’ostacolo e segnalate con un colore diverso; si tratta della palizzata, la bascula e la passerella;
  • quelli di penetrazione, che devono essere superati passandoci dentro: il tubo rigido, il tubo molle, la ruota e lo slalom.

Esiste poi un ostacolo particolare che è il tavolo, sul quale il cane deve salire e restare fermo per 5 secondi

Errori e rifiuti

Durante lo svolgimento della gara, può accadere che il cane sbagli.

Si distinguono due categorie di inesattezze:

  • l’errore consiste nel superare l’ostacolo con difetto di regolamento, ad esempio far cadere un’assicella durante il salto, non toccare le zone di contatto, oppure che il conduttore tocchi il cane o l’ostacolo; quando commette un errore, il cane continua il proprio percorso, ma avrà 5 punti di penalità per ogni errore commesso, l’errore viene segnalato dal giudice alzando il braccio con la mano aperta.
  • il rifiuto consiste invece nel non affrontare correttamente l’ostacolo, in tutto o in parte; per esempio, invece di saltare una siepe il cane ci passa di fianco e continua la corsa, oppure sale sulla passerella ma cade a metà, sale sul tavolo ma scende immediatamente, sbaglia l’entrata dello slalom, passa di fianco alla ruota, eccetera. Quando il cane commette rifiuto, il conduttore non può continuare la corsa, ma deve fare ripetere l’ostacolo; superatolo correttamente, potrà continuare il percorso. Il rifiuto comporta 5 punti di penalità e viene segnalato dal giudice alzando il braccio con la mano chiusa a pugno.

Eliminazione

L’eliminazione del concorrente può avvenire per i seguenti motivi:

  • Il cane commette 3 rifiuti durante la gara
  • Il cane sbaglia il percorso effettuando un ostacolo che non doveva essere superato in quel momento o percorre un ostacolo nel senso contrario
  • Il cane esce dal percorso abbandonando il campo di gara
  • Il cane porta un collare
  • Viene superato il tempo massimo
  • Il concorrente si comporta in modo scorretto con il giudice oppure adopera brutalità sul cane
  • Il cane si dimostra aggressivo

L’eliminazione viene segnalata dal giudice incrociando in alto le braccia e con un segnale sonoro (fischietto).

Tempi di percorso

Quando il giudice dispone un percorso ne misura la lunghezza in metri e quindi, tenendo conto delle difficoltà e della classe, deciderà una velocità media (da 1,80 mt al secondo a 3,60 mt al secondo circa) e la moltiplicherà per la lunghezza del percorso.

Otterrà così il Tempo del Percorso Standard (TPS), entro il quale il concorrente deve ultimare il percorso senza penalità di tempo (ogni secondo in più conta un punto di penalità), e il Tempo Massimo Percorso (TMP), che di solito è il doppio del TPS.

Se un concorrente supera il TMP viene automaticamente eliminato.

Ricognizione

Prima di iniziare la gara, i conduttori possono controllare il percorso, ma senza il cane.

Durante la fase di ricognizione, i concorrenti studiano il percorso cercando di memorizzarlo, in modo da non indurre il cane a sbagliare durante la gara vera e propria.

Vince la gara il concorrente che, con meno penalità, termina il percorso con il tempo inferiore.

Le gare di Agility sono organizzate dai Gruppi Cinofili o Società Specializzate dell’E.N.C.I. (Ente Nazionale Cinofilia Italiana); i giudici sono persone esperte designate dall’E.N.C.I. ed i cronometraggi sono effettuati da cronometristi della Federazione Italiana Cronometristi.

Maggio 2017

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Una risposta a “Agility Dog: obbedienza, prontezza, agilità e complicità”

  1. Avatar photo Patrizzia Casta ha detto:

    Eccellente post sul blog. I Sono apprezzare questo sito.

    Continua a scrivere ! Maramures Grazie, buona giornata!