I materiali
Il fiele di bue a cosa serve
Il fiele di bue viene estratto dal fegato e dalle mucose della vescica biliare dei bovini, per essere poi raffinato, chiarificato e arricchito con alcool. Questo è evidentemente il metodo storicamente tradizionale per produrre il fiele di bue, esistono oggi aziende che lo producono anche in modo sintetico.
Il fiele di bue è particolarmente utilizzato nelle belle arti e nel restauro, in particolare, diluito in acqua rende gli acquarelli più fluidi migliorandone la resa e il fissaggio alla carta.
Sempre per la pittura ad acquarello viene utilizzato per migliorare le carte particolarmente dure e porose. In questo caso si applica una mano di acqua e fiele di bue direttamente sulla carta. Una volta asciutta, dipingerla ad acquarello sarà molto più semplice e il risultato in termini di compattezza del colore sarà migliore.
Il fiele di bue ha anche proprietà tensioattive e per questo viene utilizzato nella tecnica della marmorizzazione, aggiungendone qualche goccia al colore acrilico. La goccia di colore arricchita dal fiele di bue al contatto con la miscela di acqua e metilcellulosa (più semplicemente la carta da parati) si espande rapidamente.
ROTTA DI NAVIGAZIONE:
- LA TECNICA PER MARMORIZZARE LA CARTA
- COS’È IL BORACE?
- LE COLLE A BASE NATURALE
- GLI OPERATORI DEL SETTORE LEGGONO TEN-diyandgarden
Rispondi