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alveare con api operaie

La cera d’api è un prodotto totalmente naturale, ci viene offerto (si fa per dire – n.d.r.) dalle api operaie che, grazie alle loro ghiandole ceripare (funzionanti fino al 21° giorno di vita), producono la cera per costruire e riparare i favi che ospiteranno le larve e il miele.

In commercio la cera d’api allo stato puro la troviamo in panetti o in granuli. Per utilizzarla occorre diluirla in un solvente, solitamente la trementina, debitamente riscaldato.

Attenzione a non eccedere con la fiamma perché la trementina è infiammabile; per questo è consigliabile scaldarla a bagno maria.

Come usare la cera d’api

Nella trementina calda si immerge la cera d’api, mescolando fino ad ottenere un composto fluido e omogeneo che potremo stendere sulla superficie in legno da trattare usando un pennello.

Se non venisse usata subito, dovremo riscaldare nuovamente la cera per avere una consistenza “spalmabile”.

Più frequentemente la cera d’api viene usata per il trattamento del legno all’encausto, miscelandola con altre cere, solitamente la cera carnauba.

La proporzione tra cera d’api e trementina è circa di 1,5/1, cioè con 50 grammi di trementina saranno necessari 75 grammi di cera d’api. Questa è comunque una proporzione assolutamente indicativa. Il consiglio è di procedere per tentativi nelle dosi, fino a trovare la giusta densità per il lavoro che si deve fare. Per esempio la durezza del legno è un elemento fondamentale: per un legno tenero la cera dovrà essere più concentrata, mentre per un legno duro più diluita.

Il trattamento a cera può essere eseguito su mobili nuovi, su legno grezzo, oppure su mobili antichi, o semplicemente vecchi, purché ripuliti da qualsiasi finitura precedente: la cera non aderisce su mobili già oliati o verniciati.

Pulire il legno prima del trattamento

Se il mobile da trattare fosse già stato trattato a cera esistono in commercio prodotti deceranti che consentono di rimuovere completamente gli strati di cera precedenti; se invece fosse trattato a vernice o smalto sarà necessario procedere con un deciso intervento di sverniciatura.

La cera può essere applicata solo su superfici pulite, asciutte, spolverate e senza tracce di detergenti, di polish o di grassi.

La cera può essere applicata con un panno di cotone oppure, soprattutto in presenza di modanature e di parti scolpite, con un pennello. Dopo l’applicazione bisogna attendere circa 10 minuti per poi ripassare con un panno di lana per ottenere così la migliore lucidatura.

Dopo l’applicazione, col passare del tempo, noterete il mobile trattato perdere di brillantezza: sarà sufficiente ripassare con un panno di lana per farlo tornare lucido. Dopo molto tempo, quando noterete che la lucidatura con il panno di lana non riesce a ridonare la brillantezza originaria, sarà il momento di procedere ad una nuova applicazione di cera.

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