Casa verde
Come coltivare lo zenzero
Indice
Lo Zenzero (Ginger in inglese) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberaceae. Prevalentemente usato come spezia in cucina, l’industria alimentare lo utilizza anche per aromatizzare alcune bevande.
Lo zenzero possiede interessanti proprietà medicinali antibiotiche, antinfiammatorie, digestive, antinausea e antivertigine.
Nella medicina tradizionale orientale lo Zenzero viene impiegato nel trattamento dell’osteoartrite e dell’influenza. È inoltre ritenuto stimolante del cuore e protettivo della mucosa gastrica.
Le proprietà dello zenzero
L’olio essenziale che se ne estrae è tonificante, digestivo, antivirale e, si dice, afrodisiaco.
Lo zenzero che troviamo sui banchi di frutta e verdura è un rizoma e non, come si potrebbe pensare, una radice. Lo si trova fresco o essiccato, in polvere o candito.
Un etto di Zenzero fresco è pari a 80 kcal e contiene circa un grammo e ottanta di proteine, quasi diciotto grammi di carboidrati, 1,7 di zuccheri e 0,75 di grassi. È composto inoltre da 2 milligrammi di fibra e da 13 di sodio.
Pur provenendo da paesi tropicali, lo zenzero si può coltivare anche alle nostre latitudini: in vaso nel centro e nord, anche in piena terra nelle regioni del sud.
La coltivazione dello zenzero
È una pianta perenne che non resiste al freddo (soffre sotto i 15 gradi), va piantata in primavera e il terreno dovrà avere un ph compreso fra 6 e 6,5 gradi di acidità.
I rizomi andranno interrati ad una profondità di 7 o 8 centimetri con i germogli rivolti verso l’alto e il terreno, ben drenato, andrà mantenuto umido.
Non ama i raggi del sole diretto, non va quindi esposto in piena luce, ma in mezz’ombra.
Dopo 8 mesi circa si potranno cogliere i rizomi da usare in cucina. Potranno anche venire raccolti 3 o 4 mesi dopo la semina per farne sottaceti. Lo Zingiber officinale è il più diffuso e può crescere fino a 90 centimetri. Esistono anche specie di zenzero ornamentali, che crescono molto di più, ma spesso non sono commestibili.
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