logo ten
Magazine DIY
per gli operatori
logo bricoliamo
Magazine DIY
per la famiglia
logo saga
SAGA
Informazione sul DIY in Italia
pianta di kiwi

icona bricoverde Giardino

Coltivare il kiwi: un frutto esotico dal cuore italiano

a cura di Livio Parietti livio paretti

Il kiwi è un frutto esotico originario della Cina, diventato elemento di punta dell’agricoltura italiana. (Actinidia chinensis o Actinidia deliciosa;famiglia Actinidiaceae; bacca prodotta da liane tipiche dell’Asia orientale).

Esistono diverse varietà di kiwi, tra cui Hayward, Allison e Monty: l’Italia è famosa per la varietà kiwi Hayward.

Il kiwi ha una forma ovale, la buccia marrone, la polpa verde o gialla, dalla consistenza morbida e contiene piccoli semi neri commestibili.

Cenni storici

Il kiwi è stato coltivato per la prima volta in una regione attraversata dal Fiume Yangtze, dove cresceva in modo selvatico. Durante la fine del XIX secolo lo scoprirono i missionari cattolici neozelandesi in Cina.

La Nuova Zelanda è uno dei maggiori produttori di kiwi: oltre 500.000 tonnellate l’anno. Il kiwi italiano è un prodotto di eccellenza apprezzato in tutto il mondo e l’Italia si posiziona al secondo posto come produttore europeo dopo la Grecia. La coltivazione italiana rappresenta un’importante risorsa per l’economia ed è un esempio di competitività.

Clima e terreno

La coltivazione del kiwi richiede un clima temperato con temperature medie annue tra 10 e 15 °C. Una volta impiantato il kiwi cresce molto rapidamente è quindi necessario prevedere una robusta pergola o un traliccio che sostenga la pianta nella sua crescita, soprattutto in altezza. L’impianto è consigliabile eseguirlo a fine inverno o inizio primavera.

Predilige terreni ben drenati e ricchi di sostanza organica con pH tra 6 e 7. È consigliabile scegliere la specie che meglio sopravvivono al freddo invernale, soprattutto se siamo nelle regioni del nord.

La maggior parte delle varietà sono dioiche: quindi necessitano di una pianta maschio e di una pianta femmina per l’impollinazione. Una sola pianta di kiwi isolata non farà frutti.

 Il kiwi viene coltivato in impianti a spalliera con sostegni che aiutano la crescita dei tralci: la potatura è un’operazione fondamentale per mantenere la forma della pianta e favorire la produzione di frutti.

L’irrigazione deve essere regolare (terreno umido), soprattutto durante il periodo di crescita e maturazione dei frutti; la concimazione deve essere equilibrata per fornire alla pianta i nutrienti di cui necessita (azoto, fosforo, potassio, ferro, magnesio, boro).

Il kiwi può essere attaccato da diversi parassiti e malattie, tra cui la batteriosi e la ticchiolatura, è quindi importante monitorare la coltivazione e intervenire tempestivamente con trattamenti specifici.

I kiwi si raccolgono in autunno quando raggiungono la giusta maturazione e la conservazione può avvenire in frigorifero per alcuni mesi.

Il kiwi è un frutto climaterico quindi, anche se raccolto acerbo, continuerà nella sua maturazione fino ad essere pronto per un soddisfacente consumo. Se messo a finco di altri frutti climaterici, come la mela, la pera o le albicocche, la maturazione sarà ancora più rapida.

Curiosità

Il kiwi è utilizzato dai laboratori cosmetici grazie alle sue proprietà benefiche: preziose per creme antirughe di corpo e viso. Frutto ricco di vitamina C, potassio e fibre, il kiwi ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

La coltivazione del kiwi in Italia è sempre più sostenibile: l’utilizzo di tecniche di irrigazione a basso consumo e la lotta contro i parassiti con metodi biologici, sono esempi di come gli agricoltori italiani si stiano impegnando per ridurre l’impatto ambientale.

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

Vedi anche...

Ricerca

Bricoliamo ha un archivio di oltre 2000 articoli
tra guide, tutorial, prove e consigli su giardinaggio e fai-da-te.
Cerca ciò che ti serve!

Newsletter

logo newsletter
Iscriviti alla newsletter di Bricoliamo
logo pinterest Google News
Iscriviti cliccando sulla stellina "Segui"