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Coltivare il mandorlo per un giardino mediterraneo

a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

Il mandorlo, con la sua fioritura precoce che annuncia l’arrivo della primavera, è un albero affascinante e generoso, capace di donare frutti gustosi e nutrienti.

Coltivarlo non solo è una grande soddisfazione, ma permette anche di avere a disposizione una produzione di mandorle fresche e genuine.

In questo articolo di Bricoliamo, vi guideremo passo passo attraverso le fasi della coltivazione del mandorlo: dalla scelta della varietà alla potatura alla raccolta e alla conservazionedei frutti.

La giusta varietà

Il primo passo per coltivare un mandorlo è scegliere la varietà più adatta alle caratteristiche climatiche del luogo dell’impianto ed allo spazio a disposizione. Esistono diverse cultivar di mandorlo, ognuna con caratteristiche specifiche in termini di vigoria, precocità di fioritura e produzione. Alcune tra le varietà più diffuse in Italia sono:

  • Bifara: una cultivar autofertile con fioritura tardiva, quindi meno soggetta alle gelate primaverili. Produce mandorle di dimensioni medie con un buon sapore.
  • Fasanola: una cultivar vigorosa e produttiva, con fioritura tardiva. Produce mandorle di grandi dimensioni con un guscio duro e un seme ricco di mandorle.
  • Pizzuta di Avola: una cultivar siciliana con fioritura precoce e produzione abbondante. Produce mandorle di dimensioni medie con un guscio fragile e un seme ricco di mandorle.

Messa a dimora del mandorlo

Il mandorlo preferisce climi temperati mediterranei con inverni miti ed estati calde e asciutte. Scegliete un luogo soleggiato e riparato dai venti freddi, un terreno ben drenato e profondo almeno 50 cm.

Il periodo migliore per piantare il mandorlo è tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Si tratta di una pianta poco esigente: basta una concimazione di fondo con letame maturo o compost all’impianto, seguita da un concime minerale bilanciato in primavera.

Le irrigazioni devono essere moderate, soprattutto nel primo anno di vita della pianta: è abbastanza resistente alla siccità e si accontenta delle precipitazioni naturali.

La potatura mantiene la forma dell’albero e favorisce la produzione dei frutti: il primo anno si effettua una potatura per dare all’albero la struttura desiderata, negli anni successivi si pota a fine inverno per eliminare i rami secchi, malati o improduttivi. Il mandorlo è abbastanza resistente alle malattie, ma può essere attaccato da alcuni parassiti come gli afidi e la monilia.

Raccogliere e conservare le mandorle

Le mandorle si raccolgono quando il guscio diventa marrone chiaro e il frutto si stacca facilmente dal ramo. Il periodo di raccolta dipende dalla varietà, ma in genere avviene tra la fine di agosto e la fine di settembre.

Una volta raccolte, le mandolrle possono essere consumate fresche o conservate essiccate. Per essiccare le mandorle basta disporle in un luogo caldo e ventilato per alcuni giorni, oppure in forno a bassa temperatura per qualche ora.

Se il vostro mandorlo non dovesse produrre frutti, potrebbe essere necessario piantumare una seconda varietà per favorire l’impollinazione incrociata.

Coltivare il mandorlo è un’esperienza gratificante che richiede impegno e dedizione, ma che regala grandi soddisfazioni. Con le giuste cure il vostro mandorlo vi donerà ogni anno una ricca produzione di frutti gustosi e nutrienti: un tesoro per giardini mediterranei e vasi.

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