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L’irrigazione a goccia e la microirrigazione

a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

Somministrare la giusta quantità d’acqua a ogni singola pianta, solo quando e dove serve: questo è il concetto fondamentale dell’irrigazione a goccia.

Un’irrigazione frequente, con una quantità d’acqua calibrata e senza sprechi, mantiene il terreno ben ossigenato e favorisce lo sviluppo ottimale delle piante.

Inoltre un impianto di irrigazione a goccia è semplicissimo da realizzare qualsiasi sia la sua dimensione, piccolo o grande a seconda delle necessità.

Il punto di partenza del sistema è la centralina per l’irrigazione programmata.

Essa consente di stabilire automaticamente e in maniera personalizzata la quantità e la frequenza delle irrigazioni giornaliere.

Dalla centralina l’acqua viene diffusa ai gocciolatori e ai microirrigatori, che garantiscono un flusso continuo e preciso. I gocciolatori sono inoltre regolabili, per dosare la giusta quantità d’acqua in funzione delle diverse necessità delle piante e della natura del terreno.

L’irrigazione a goccia non fa risparmiare solo tempo ma anche acqua, che come sappiamo è una risorsa preziosa da tutelare.

La pressione richiesta dall’impianto è infatti minore rispetto ai sistemi tradizionali.

Si può inoltre stabilire una frequenza di irrigazione più bassa sui terreni argillosi, dove l’acqua penetra meno profondamente rispetto ai terreni sabbiosi. In questo modo l’acqua verrà utilizzata proprio fino all’ultima goccia, senza spreco.

Le aiuole e il prato

Il sistema a goccia e la microirrigazione offrono un’estrema varietà di soluzioni specifiche per ogni singola pianta o area da bagnare.

Per fiori, piante e arbusti vanno bene i microirrigatori a 90, 180 e 360 gradi, così come i gocciolatori a portata variabile o autocompensanti, tutti contraddistinti dalla fondamentale caratteristica di non sprecare l’acqua perché la dirigono verso l’apparato radicale della pianta.

Per superfici strette e lunghe, come le bordure, si utilizzano i microirrigatori a striscia.

Per superfici piccole o per piante con fiori delicati sono consigliabili i micronebulizzatori, con la loro pioggia finissima e molto delicata.

Superfici importanti come grandi aiuole o porzioni di prato devono essere invece trattate con microirrigatori rotanti a 360 gradi.

Tutti i microirrigatori possono essere installati su astine montate su robusti picchetti: l’altezza del getto può così essere regolata a piacere in base all’altezza delle piante.

Anche la gittata dei microirrigatori può essere modificata con l’apposito rubinetto di regolazione.

L’orto e la serra

Anche nell’orto, coltivazioni diverse necessitano di un apporto d’acqua diversificato.

Le piante che hanno un rapporto particolarmente delicato con l’acqua, come ad esempio i pomodori, possono essere irrigate con i gocciolatori, allontanando il rischio di ristagni che possono causare la crescita di funghi.

L’insalata e i terreni appena seminati, invece, devono essere innaffiati dall’alto con micronebulizzatori montati su astine tenute da appositi picchetti: si produrrà così una pioggia sottile e del tutto simile a quella naturale.

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