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a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

La preparazione del terreno per realizzare l’orto è identica a quella descritta per il prato con la differenza che, nel caso dell’orto, occorre dividere la superficie in rettangoli (aiuole), ciascuno dei quali sarà dedicato ad una coltura.

La grandezza di queste aiuole dipenderà ovviamente da quanto spazio si intende dedicare ad un ortaggio rispetto ad un altro.

Per ben eseguire questo lavoro è consigliabile tendere delle cordicelle e seguirle con la pala facendo piccoli scavi divisori.

Per la semina è sempre consigliabile usare semi nuovi e non riutilizzare quelli dell’anno precedente, a meno che non siano ancora confezionati e sulla confezione sia riportata la data di scadenza.

Se la semina avviene in tarda primavera o addirittura in estate è bene bagnare il terreno 24 ore prima.

A questo punto si può procedere con una piccola zappetta, facendo uno scavo lungo quanto l’aiuola prescelta e largo poco più della larghezza dei semi che si intendono piantare.

In questo piccolo filare devono essere posizionati i semi che, nel caso siano grossi (fagioli, fave, ecc.), devono essere posati uno a uno, se invece le loro dimensioni sono ridotte (insalata, basilico, ecc.) devono essere presi nel palmo della mano stretta a pugno e fatti scivolare tra pollice e indice ripiegato.

Per ricoprire i semi si può utilizzare la stessa zappetta, o anche semplicemente il palmo della mano, avendo cura di agire con la massima delicatezza.

Infine, al tramonto del sole si deve procedere con una buona bagnatura a pioggia, operazione che andrà ripetuta tutti i giorni.

L’orto deve essere bagnato tutti i giorni, senza esagerare con la quantità d’acqua. Alla prima crescita bisogna sfoltire la coltura per evitare che le piantine si soffochino l’un l’altra; bisogna procedere con l’estirpazione di quelle malate o imperfette, facendo però attenzione perché le radici potrebbero essersi intrecciate con quelle delle piantine adiacenti.

Quando si procede con la decisione di quali aiuole destinare alle diverse colture, bisogna tenere conto dei problemi legati alla “consociazione” dei vari tipi di ortaggi e di erbe.

E’ stato verificato che la vicinanza di alcuni ortaggi aumenta la velocità dello sviluppo, le dimensioni e la qualità dei frutti. I più scettici possono verificare l’antica tecnica della consociazione seminando due file di ravanelli, alternate rispettivamente da una fila di crescione e da una di cerfoglio.

La differenza del sapore dei ravanelli che cresceranno sarà impressionante: mentre quelli cresciuti vicino al cerfoglio risulteranno molto piccanti, quelli vicino al crescione saranno saporiti, ma delicati.

Questa stessa tecnica consente di arginare anche il problema di alcuni parassiti, per esempio: la combinazione tra carote e cipolle è eccellente sia per la qualità finale dei frutti, che perché la cipolla tiene lontana la mosca della carota e la carota fa lo stesso con i parassiti della cipolla.

Sulla base di questo principio ci sono anche alcune erbe con un odore assolutamente repellente per gli insetti e che, se piantate intorno alle aiuole da proteggere o all’intero orto, danno un importante contributo alla lotta contro i parassiti.

Il basilico, per esempio, respinge mosche e zanzare; la menta tiene lontana la cavolaia; il lino allontana le dorifere dalle patate.

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