logo ten
Magazine DIY
per gli operatori
logo bricoliamo
Magazine DIY
per la famiglia
logo saga
SAGA
Informazione sul DIY in Italia
Descrizione dell'immagine
Descrizione dell'immagine

Wolfcraft è un marchio che conosciamo molto bene per l’immensa gamma di accessori per elettroutensili e, dal 2009, per la sua intelligente proposta di linee di prodotti composte con l’obiettivo di essere la soluzione ad un problema.

Tra queste quella di maggiore successo tra i lettori di Bricoliamo è quella costituita dal cavalletto taglia legna e dalla legnaia , di cui sono state recentemente presentate due novità.

Wolfcraft nasce nel 1949 in Germania dall’iniziativa imprenditoriale di Robert Wolf, capostipite di una famiglia che avrebbe nel tempo, fino ai giorni nostri, gestito l’azienda facendola crescere fino agli attuali livelli: oltre 2.500 referenze, circa 600 dipendenti e 500 brevetti registrati. Wolfcraft in Italia fu da subito protagonista quando, agli albori del fai da te nazionale (primi anni ’70), veniva importata dalla ditta Caprioglio.

Con la crescita del mercato del bricolage in Italia, Wolfcraft capì che essere rappresentati da un importatore non era sufficiente, occorreva essere presenti direttamente sul nostro mercato, per cogliere tutte le opportunità e, soprattutto per offrire il miglior servizio a distributori e clienti.

Fu così che, dopo le aperture del 1989 in Gran Bretagna e Francia, Wolfcraft decise di approdare in Italia, mettendosi alla ricerca di un manager dotato della necessaria esperienza, passione e dinamismo.

Alla luce dei risultati oggi possiamo dire che l’incontro tra Wolfcraft e Carlo Botta fu più che mai fortunato.

Con Carlo Botta la filiale italiana

Quando fu contattato dalla Wolfcraft, Carlo Botta era un 37enne nel pieno della sua carriera professionale: dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche, nel 1976 entrò in Stanley, azienda leader nel mondo dell’utensileria, come assistente al marketing, dopo solo sei anni (1982), nemmeno trentenne, divenne dirigente e marketing manager dell’azienda.

Fui contattato dalla Wolfcraft nel 1989 – racconta Carlo Botta -. L’obiettivo era quello di creare dal nulla la filiale italiana. A quell’epoca Caprioglio, l’importatore Wolfcraft in Italia, trattava una gamma di prodotti decisamente ridotta e sviluppava un fatturato piuttosto modesto rispetto alle potenzialità effettive. Bisognava fare tutto: trovare un ufficio, attrezzarlo, trovare le impiegate, costruire la rete di agenti, stabilire le condizioni commerciali i contratti e un listino. L’avventura era davvero stimolante e quindi la accettai: il 1° marzo 1990 cominciai a lavorare e tre mesi dopo, il 1° giugno,  eravamo operativi”.

Qualche pentimento rispetto a questa scelta?

Nessuno, nemmeno per un secondo. Quest’anno Wolfcraft Italia compie 25 anni e sono stati 25 anni di soddisfazioni, per me, per l’azienda e per tutti i collaboratori. Molti di questi, agenti inclusi, sono ancora oggi al mio fianco dopo più di vent’anni di lavoro insieme.

Difficoltà

In questi 25 anni però ci saranno stati momenti difficili.

Certamente, ma li abbiamo sempre affrontati insieme con determinazione e con la volontà di difendere ciò che abbiamo costruito e che giorno dopo giorno continuiamo a costruire.

Per esempio?

I momenti più difficili di questi 25 anni sono stati fondamentalmente due. Il primo, nel 1992, quando il governo italiano decise una forte svalutazione della lira: ovviamente distribuire prodotti tedeschi in quel particolare frangente fu più che problematico. Il secondo invece è datato 2008, quando un concorrente di grandissimo peso decise di acquistare presso i punti vendita nostri clienti i metri lineari di esposizione normalmente a noi riservati. Fu un periodo durissimo. Naturalmente non ci siamo scoraggiati e, con pazienza e tanto lavoro, abbiamo riguadagnato le posizioni perdute.

Due momenti critici piuttosto pesanti, che però saranno stati compensati da momenti invece molto positivi. O mi sbaglio?

Soddisfazioni

I momenti positivi e le soddisfazioni sono state tantissime in questi 25 anni. Quando siamo partiti i negozianti consideravano a priori prodotti Wolfcraft troppo costosi. Era il 1990 e il prezzo era la variabile principale nelle trattative. Con pazienza però siamo riusciti a far apprezzare la qualità dei prodotti sempre esclusivi e innovativi, completati da confezioni pratiche e descrittive. I servizi nel tempo sono poi diventati sempre più importanti. Noi abbiamo un tasso di evasione del 99%, con oltre 2.500 referenze: è ovvio che questa, come i rapidi tempi di consegna, sono fattori che non potevano essere trascurate dal mondo della distribuzione.

Studiamo una parete su misura per il Cliente entro massimo tre giorni, con layout compreso. Riusciamo, con ganci da noi forniti,  a posizionare il 30 % di prodotto in più negli spazi… e chi lo capisce, non giudica solo il prezzo fine a sé stesso “col bilancino “.  In questo modo abbiamo raggiunto il primo, il secondo e, nel 2004, il terzo milione di fatturato.

Le chiavi vincenti

Prodotto e servizio quindi sono le chiavi vincenti per raggiungere un successo commerciale?

Non c’è dubbio, anche se non basta. Un nostro motivo di grande orgoglio è essere riusciti a costruire rapporti di grande stima e fiducia con tutti. L’apprezzamento di agenti e clienti nei confronti delle Ragazze del nostro ufficio, Patrizia, Antonella, Stefania ed Elisa, le ho citate in ordine di anzianità aziendale, è per noi importantissimo.  Allo stesso modo è fondamentale il riconoscimento che ogni giorno ci viene dagli utilizzatori dei nostri prodotti, che ci gratificano con i complimenti per le risposte e le soluzioni rapide e puntuali che riusciamo a dare loro quando incontrano qualsiasi genere di problema. Molto apprezzata è la nostra scelta di inviare ricambi in omaggio.

Questo sistema di relazioni, che siamo convinti sia ancor oggi fondamentale, nonostante la crescita della comunicazione elettronica, quale beneficio concreto ha portato al marchio Wolfcraft?

Devo dire che Wolfcraft in Italia è considerato un top brand, più di quanto lo sia in Germania. Intendiamoci, in Germania il marchio Wolfcraft è enormemente conosciuto, però non ha quel livello di prestigio che siamo invece riusciti a conquistare in Italia. Ovviamente questo è motivo di grande soddisfazione per noi.

Visto che abbiamo parlato di Germania, come sono i rapporti con la casa madre?

Eccellenti. Wolfcraft è una famiglia, a partire dai titolari, i fratelli Wolf, Thomas e Reinhard (quest’ultimo anche presidente di Fedyima – n.d.r.). Una famiglia unita che ha dimostrato una grande costanza nel tempo e nelle scelte. Una famiglia disposta ad ascoltare tutti i suoi membri, facendo tesoro delle buone idee. E’ con un certo orgoglio che posso dire che proprio da Wolfcraft Italia è venuto il suggerimento di arricchire il listino con immagini che ritraessero i prodotti. Nel nostro Paese la frammentazione della distribuzione è enorme e avere uno strumento di vendita arricchito dalle immagini fotografiche di tutti i prodotti era ed è fondamentale.  L’idea fu accettata e nel 2002 abbiamo stampato in Italia il primo listino figurato Wolfcraft, il primo a livello europeo. Oggi il listino figurato è un patrimonio assodato per tutte le filiali europee. E così è stato poco dopo anche per il catalogo generale, che è ora un normale strumento di vendita per tutta l’organizzazione. Siamo la goccia che scava la roccia… granitica tedesca.

Come vede il futuro?

Per quanto ci riguarda noi continueremo ad impegnarci per offrire prodotti sempre più esclusivi e innovativi e servizi sempre più efficienti. In generale invece mi aspetto l’arrivo in Italia di altri importanti attori della distribuzione internazionale e mi auguro che le insegne italiane abbiano la capacità di unirsi per competere ai più alti livelli. Mi rendo conto che l’individualismo tipico degli imprenditori della distribuzione nazionale è e sarà un ostacolo difficile da superare, tuttavia, secondo me, una maggiore concentrazione sarà indispensabile per crescere ed essere competitivi. Per quanto riguarda il grande pubblico degli utilizzatori devo dire che sta crescendo ogni anno di più, nonostante nel nostro Paese non ci sia ancora una vera cultura del fai da te. Stiamo assistendo ad una crescita importante del pubblico femminile. Infine credo che il mercato del bricolage italiano stia ricevendo un grande aiuto dalla crescente diffusione di internet, ambito in cui le persone si informano e si confrontano con grande facilità.

Chiudiamo con gli auguri di buon compleanno a Wolfcraft Italia.

Marzo 2015

ROTTA DI NAVIGAZIONE:

Vedi anche...

Ricerca

Bricoliamo ha un archivio di oltre 2000 articoli
tra guide, tutorial, prove e consigli su giardinaggio e fai-da-te.
Cerca ciò che ti serve!

Newsletter

logo newsletter
Iscriviti alla newsletter di Bricoliamo
logo pinterest Google News
Iscriviti cliccando sulla stellina "Segui"