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Mentre il quotidiano MF riporta un interesse da parte del Gruppo Kingfisher e di Conforama, ieri, 5 febbraio, si è tenuto il primo incontro a livello nazionale tra Mercatone Uno e le Organizzazioni Sindacali.

Al centro della riunione, lo stato di forte difficoltà dell’azienda che ha presentato, a metà gennaio, al Tribunale di Bologna domanda prenotativa di ammissione alla procedura di concordato preventivo.

Azienda e sindacati si sono impegnati a tenere stretti contatti per monitorare costantemente la situazione, valutando i vari step del progetto di risanamento e rilancio nell’ambito dell’avviata procedura concordataria.

In quest’ottica, è già stato programmato un nuovo incontro previsto per il 16 febbraio.

La crisi di Mercatone Uno

Nel corso dell’incontro l’azienda ha illustrato la complessa situazione economico-finanziaria ed operativa del Gruppo e la correlata necessità di individuare sin da subito interventi di efficace gestione della stessa, a supporto dei piani di risanamento e rilancio.

In questo contesto, si rende necessaria una ridefinizione del numero dei punti vendita che non si sostengono economicamente; un numero che potrebbe arrivare alla metà della rete attuale e che viene considerata condizione necessaria per poter continuare il percorso di risanamento intrapreso e l’attuazione del relativo piano industriale.

L’azienda ha altresì sottolineato che, per la riuscita degli interventi di risanamento e rilancio, è fondamentale la ricerca e l’intervento di un investitore in grado di supportare e dare continuità ai piani in corso di definizione.

A tal riguardo, è stato reso noto alle Parti Sindacali che già ad oggi sono pervenute diverse manifestazioni di interesse da parte di investitori industriali e di fondi di investimento (italiani ed esteri), che saranno oggetto di attenta valutazione nelle prossime settimane.

Pur nella difficile situazione, azienda e sindacato hanno condiviso l’importanza della salvaguardia dei livelli occupazionali e dei trattamenti in genere dei lavoratori.

Tutta la struttura sta sostenendo il massimo sforzo per rilanciare il Gruppo, in un percorso che richiederà sacrifici a tutte le parti coinvolte e interessate, ma che è anche l’unico in grado di dare ancora un futuro all’azienda.

Breaking News – La Prealpina

A proposito di aziende del settore in difficoltà, anche La Prealpina Centri Fai da Te, insegna piemontese della famiglia Ron, presente sul mercato dal 1988 e associata al Consorzio Bricolife, lo scorso 5 dicembre ha fatto richiesta di concordato preventivo.

L’insegna che, attualmente, conta 9 punti vendita oltre ad un negozio in Albania, sta attraversando, ormai da qualche anno, una fase negativa che ha portato ad una flessione del fatturato a due cifre, alla chiusura di alcuni punti vendita e al ricorso alla cassa integrazione e alla mobilità.

Breaking News – Leroy Merlin

A dispetto di chi, purtroppo, vive le difficoltà della crisi, c’è chi ha appena festeggiato un 2014 “spettacolare”. E’ la definizione che Olivier Jonvel, amministratore delegato di Leroy Merlin Italia, mi ha rilasciato nel corso di un’intervista fatta lo scorso 22 gennaio.

Crescita del 5% – un dato, in effetti, eccellente di questi tempi – e molti progetti per il 2015, tra i quali l’apertura di Torre Annunziata (doveva aprire a marzo scorso ma,… ahimè la solita burocrazia…) e l’implementazione “definitiva” dell’assortimento dedicato all’e-commerce.

Febbraio 2015

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Una risposta a “Mercatone Uno, La Prealpina e la crisi”

  1. Avatar photo Barbara ha detto:

    leroy deve ringraziare mio marito che tutti i sabati va a dare il suo obolo