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a cura di Bricoliamo.com Avatar photo

La settima edizione del BricoDay, l’appuntamento più importante che abbiamo in Italia per l’incontro degli operatori economici del settore bricolage, che si terrà il giovedì 25 settembre negli spazi Mi.Co. – Milano Congressi, sarà l’ultima a cui potremo assistere con l’impostazione che conosciamo e che ne ha decretato il successo.

Ce lo ha spiegato Maurizio Casolaro, responsabile del BricoDay e titolare della Epe Edizioni, casa editrice che pubblica le riviste: BricoMagazine, Ferrutensil, Ferrutensil Professional e Linea Verde.

Grazie ad un accordo tra Epe e Köln Messe, organizzatrice dell’Eisenwarenmesse, la biennale mondiale della ferramenta, nel 2015 nel BricoDay entrerà anche il mondo della ferramenta e la sua durata sarà estesa a due giorni.

Il nuovo logo non è ancora stato definito (verrà presentato durante il BricoDay 2014), ma più o meno suonerà così: “BricoDay & Hardware Forum”.

Per noi – spiega Maurizio Casolarol’accordo con la Fiera di Colonia è molto importante per crescere e per qualificare maggiormente il nostro evento annuale. L’obbiettivo è quello di far evolvere il BricoDay da evento nazionale a internazionale e in questo senso il supporto della fiera di Colonia sono certo che potrà essere molto efficace. Andremo a qualificare e ad internazionalizzare maggiormente sia i visitatori, con l’invito ai buyer esteri, che i relatori del convegno, che resterà l’anima portante dell’evento.”

  • In cambio al BricoDay tradizionale viene affiancato il comparto della ferramenta. Come verranno intergati i due mondi? Già oggi il BricoDay vanta circa 120 espositori, si può presumere che con la ferramenta raddoppieranno in breve tempo, dobbiamo cominciare a pronunciare la parola fiera?

Assolutamente no – risponde con grande decisione Casolaro -. Naturalmente nei nostri incontri con Fiera di Colonia si è presa anche in considerazione l’ipotesi di trasformare il BricoDay in una vera e propria fiera, però dopo aver riflettuto con grande attenzione, abbiamo deciso che la formula che abbiamo proposto in questi sette anni è stata vincente nel mercato del bricolage e lo potrà essere anche in quello della ferramenta. Quindi nei due giorni di durata, all’atteso convegno dedicato al mondo del bricolage, sarà affiancato un grande convegno per il mondo della ferramenta, un convegno che dovrà dare un contributo importante in una logica di formazione e di informazione internazionale. Inolttre la caratteristica degli stand delle aziende che vorranno sostenere il nuovo evento sarà la stessa che ha contraddistinto il BricoDay: stand di dimensioni contenute da uno o due moduli (il modulo base misura 7,5 metri quadrati – n.d.r.) e tutti preallestiti. Un’impostazione quindi molto lontana da quella di una fiera dove si vendono metri quadrati. Le aziende che partecipano al BricoDay e alla sua formula evoluta del prossimo anno, ovviamente sono interessate a fare business e a incontrare importanti operatori economici della distribuzione, però la loro partecipazione è una scelta di sostegno ad un evento che vuole portare un contributo di formazione e informazione per tutto il mercato.

  • Questo BricoDay più Hardware seguirà la biennalità dell’Eisenwarenmesse o continuerà ad essere un appuntamento annuale?

Il BricoDay rimmarrà certamente annuale, ma anche la parte Hardware ritengo che seguirà la scelta dell’annualità, anche perché per la Fiera di Colonia questo appuntamento sarà un momento e un’opportunità molto importanti per promuovere l’Eisenwarenmesse.

  • Abbiamo notato che il BricoDay ha un turn over di aziende piuttosto alto, poco più del 50% degli espositori ad un’edizione non partecipano a quella successiva. Questo dato ha influenzato questa scelta di aprirsi alla ferramenta e alla Fiera di Colonia?

L’accordo con la Fiera di Colonia è da considerare come un momento di importante evoluzione del nostro evento. Per quanto riguarda il turn over credo sia fisiologico in un settore come quello del bricolage nazionale dove a fronte di un altissimo numero di potenziali fornitori c’è un ridottissimo numero di compratori. Molte aziende sono approdate al BricoDay interessate dallo sviluppo della grande distribuzione del bricolage in Italia, ed è proprio al BricoDay che si sono rese conto che un contatto produttivo con questo mondo è tutt’altro che semplice e automatico. Per questo motivo ritengo il turn over di cui si parlava assolutamente normale.

  • Nel giugno scorso noi di Bricoliamo abbiamo realizzato un’intervista con Ivan Rodeschini e Stefano Cristini, presidente e direttore dell’Ente Fiera Promoberg, organizzatrice di Ferexpo, fiera per la ferramenta nata nel quartiere fieristico di Bergamo lo scorso anno. In quell’intervista veniva auspicata l’apertura di un tavolo di confronto tra loro e voi, intendendo Epe e Köln Messe. E’ un’ipotesi che state prendendo in considerazione?

Premettendo che ritengo Promoberg una delle organizzazioni fieristiche più serie ed efficenti che abbiamo in Italia e apprezzando la loro iniziativa di Ferexpo, importante e utile per il mondo della ferramenta nazionale, devo dire che da quando abbiamo archiviato l’impostazione fiera per il nostro evento non trovo più la necessità di aprire un tavolo con Promoberg. Organizziamo due momenti estremamente diversi: la loro è una fiera, il nostro è un evento di formazione per il mercato, inoltre loro sono a Bergamo e noi siamo e saremo sempre necessariamente a Milano. Non credo che la loro fiera e il nostro evento possano essere considerati concorrenti, entrambe cerchiamo di dare un contributo diverso al mercato.

  • Però comincia ad essere un mercato un po’ inflazionato di eventi e in più Ferexpo, almeno quest’anno precede di pochi giorni il BricoDay. Non si sta cominciando ad esagerare?

Devo dire che l’unico aspetto che potrebbe portare qualche problema è proprio quello della vicinanze delle date tra i diversi eventi. Tuttavia noi siamo storicamente collocati nell’ultima settimana di settembre e dopo sette anni non possiamo certo pensare di cambiare periodo di svolgimento. Per quanto riguarda il numero di eventi per il settore nati negli ultimi anni non sono d’accordo sul concetto di inflazionamento, perché, a ben vedere, ognuno è molto specializzato e offre agli operatori un’opportunità diversa dagli altri. Tutte opportunità che giudico utili, sono poi le aziende che devono scegliere a quali iniziative aderire sulla base delle loro specifiche esigenze commerciali o di comunicazione.

  • E’ molto facile essere così equilibrati e diplomatici quando si è stati i primi ad aprire la porta degli eventi nel settore e soprattutto detenendo quello che è dal mercato considerato come il più importante, non crede?

Ripeto, non vedo una concorrenza diretta tra gli eventi oggi esistenti perché sono tutti diversi tra loro e quindi offrono opportunità diverse. Dopo di che, essendo inconfutabile che noi siamo stati i primi, non posso negare che quando gli editori concorrenti si siano mossi non abbiano creato al nostro interno la volontà e la determinazione a migliorare sempre. Ma questo lo trovo altamente stimolante e positivo. Quando siamo usciti con la rivista BrioMagazine, specializzata per la grande distribuzione, gli altri editori hanno anch’essi proposto testate specificamente concorrenti. Per noi è stato estremamente stimolante accettare tutte le sfide, abbiamo lavorato molto, abbiamo cercato di migliorare sempre e, nel caso di BricoMagazine, mi pare di poter dire che il mercato ha deciso di premiare noi rispetto ad altri. Tutto ciò per dire che, pur non considerando concorrenti gli eventi di cui stiamo parlando, la concorrenza non ci preoccupa anzi ci stimola.

  • Abbiamo parlato molto della notizia della fine di un ciclo di BricoDay verso l’apertura di una nuova storia, però tra pochi giorni apre il BricoDay 2014. Quali sono le novità che ci aspettano?

Quella di quest’anno è un’edizione di transizione dove andremo a confermare idee e strategie maturate nei sette anni di esperienza. Sul fronte convegnistico per esempio, abbiamo rilevato come gli interventi delle aziende produttrici, ma anche della distribuzione, non fossero sempre di un livello di qualità e interesse pari a quello che noi vorremmo. Nella logica di “laboratorio” che contraddistingue il BricoDay l’anno scorso già iniziammo ad invitare in qualità di relatori dei doventi universitari esperti di taluni aspetti interessanti per il mercato. Quest’anno invece ci siamo orientati verso professionisti che, non necessariamente nel settore del bricolage, hanno sviluppato interessanti esperienze relativamente alla crescita del ruolo del punto vendita fisico all’interno di mercati sempre più multicanale, che è il titolo del convegno di quest’anno. Sul fronte espositivo abbiamo raccolto circa 120 adesioni, più o meno lo stesso numero dell’anno scorso . Ritengo che questo sia il numero giusto di stand a sostegno dell’evento, anche in futuro non saranno di più, anche perché altrimenti dovremmo riaprire il dibattito su essere fiera o essere evento.

  • Abbiamo notato che quest’anno il BricoDay non si terrà nello spazio Mi.Co di via Gattamelata ma nel padiglione adiacente con ingresso da viale Eginardo. E’ una scelta in prospettiva?

Ci siamo dovuti spostare perché lo spazio a noi tradizionalmente assegnato quest’anno è stato sede della Comunità Europea per incontri e riunioni in vista di Expo 2015. Siamo rimasti con Milano Congressi perché riteniamo siano i detentori del miglior know how e delle location più prestigiose che si possano trovare a Milano. Quest’anno il BricoDay sarà nel padiglione adiacente alla sede tradizionale, debitamente attrezzato per poter accogliere in maniera confortevole sia il convegno che gli stand. E’ ovvio che per le attuali caratteristiche del BricoDay non sia la soluzione ottimale, lo sarà, molto probabilmente, l’anno prossimo con l’ingresso della ferramenta e la collaborazione con la Fiera di Colonia.

  • Altre novità di quest’anno?

Per la prima volta quest’anno abbiamo concesso ad poche aziende un’isola di quattro moduli, sempre preallestita ma più grande rispetto agli standard del BricoDay. E’ una scelta che abbiamo voluto sperimentare anche in funzione dell’evoluzione dell’anno prossimo. Infine, su esplicita richiesta degli espositori, quest’anno non ci sarà più il buffet aperto a tutti, che creava obbiettivamente una certa confusione, ma un’area di ristorazione offerta dal BricoDay riservata agli espositori e agli operatori della distribuzione. Naturalmente per chi non appartiene a queste due categorie ci saranno bar e punti di ristoro attrezzati.

Agosto 2014

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