Eventi e fiere
Agonia del bricolage in fiera
L’ufficio stampa di Ge-Co Italia, società organizzatrice di Planet Creativity ci ha fatto pervenire i dati dell’edizione 2009, tenutasi alla Fiera di Parma (dopo il trasloco dalla Fiera di Rimini in cui si sono tenute le prime otto edizioni della manifestazione) dal 23 al 25 maggio scorso.
Sono dati che ci hanno fatto riflettere: infatti Planet Cteativity in questa nona edizione del 2009 è stato integrato nel progetto i Saloni della Creatività e affiancato da tre altre mostre specializzate (Art&School, Home Decòr&Brico Expo e Incontri), nonostante ciò, sulla base dei dati forniti, il numero degli operatori economici in visita (si tratta di fiere riservate agli operatori e chiuse al pubblico dei privati) è calato sensibilmente, dagli 11.000 circa delle passate edizioni del solo Planet Creativity, agli 8.496 registrati dalle 4 manifestazioni comprese nei Saloni della Creatività in questo 2009.
In particolare, quella che ci riguarda più da vicino, cioè Home Decòr&Brico Expo, ha fatto registrare 3.957 ingressi di operatori specificamente interessati alla manifestazione.
Quasi il 50% del totale visitatori dell’evento nella sua globalità.
Questo calo di visitatori l’organizzazione lo addebita alla crisi economica (“Bilancio positivo per l’edizione 2009 di Home Decòr&Brico Expo nonostante la crisi economica si sia fatta sentire per le corsie del Salone“), ma noi non ne siamo del tutto convinti.
Da un lato stiamo assistendo ad una diserzione sempre più importante, sia in termini di espositori che di visitatori, dalle fiere specializzate a cui siamo abituati da ormai più di vent’anni; dall’altro non possiamo evitare di registrare che in particolare il settore del bricolage e quelli ad esso collegato (ferramenta, utensileria, ecc.) si dimostrino particolarmente refrattari alle iniziative fieristiche.
Ricordiamo la mancata apertura di Bricolare a Milano, il triste esordio di 2Work a Rimini e la sempre più difficile situazione del Sifuc di Napoli.
Stiamo evidentemente parlando di manifestazioni fieristiche orientate al mercato e non di quelle dedicate alla decorazione, al decoupage e alle attività manuali femminili che, rigorosamente aperte al pubblico, continuano a offrire ottime soddisfazioni agli organizzatori.
Noi di bricoliamo non crediamo che il settore italiano del bricolage non possa avvantaggiarsi dalla presenta di una manifestazione fieristica ampia e rappresentativa e non crediamo nemmeno che le aziende del nostro settore siano disinteressate “per principio” a partecipare ad un evento fieristico.
Crediamo invece che oggi il sistema fieristico nazionale, e in parte anche europeo, non riesca ad esprimere una proposta fieristica in linea con i tempi, con le nuove esigenze e con le nuove problematiche legate allo sviluppo dei mercati, indipendentemente dalla crisi economica mondiale.
Rimane solo il Sifuc … o no?
Sembrerebbe a questo punto che l’unico riferimento fieristico che potrebbe resistere contrapponendo alla crisi delle idee una storia di indubbio valore possa essere il Sifuc della Fiera d’Oltremare di Napoli.
In realtà non è così.
Abbiamo parlato con gli organizzatori e, pur non essendoci al momento notizie precise e definitive, abbiamo capito che l’edizione del 2010 di Sifuc è tutt’altro che certa.
La situazione delle ultime edizioni di Sifuc era davvero imbarazzante oltre che disperata.
Per l’edizione 2008 subentrò una nuova organizzazione, la Mar.Sa. che, nonostante gli sforzi non riuscì ovviamente a risollevare le sorti della manifestazione napoletana.
A questo punto la decisione che l’organizzazione, ma soprattutto l’Ente Fiera d’Oltremare, in quanto titolare di Sifuc, riguarda l’opportunità o meno di prevedere un piano di investimenti per la ristrutturazione e il rilancio di Sifuc sul mercato.
Decisioni e certezze le potremo avere nel prossimo mese di settembre, quando cioè scadrà il contratto di Mar.Sa. per l’organizzazione di Sifuc.
Un contratto che sappiamo potrà essere rinnovato solo a fronte di un impegno significativo da parte dell’Ente Fiera d’Oltremare, titolare della manifestazione.
Francamente ci pare veramente difficile essere ottimisti sulle sorti di Sifuc, quindi potrebbe essere abbastanza probabile che dal prossimo autunno potremo affermare in maniera definitiva che l’Italia non avrà nessuna manifestazione fieristica dedicata al mercato del bricolage, ma anche della ferramenta, dell’utensileria, ecc.
Naturalmente vi terremo informati.
Giugno 2009
Rispondi