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Niente da dire: il Salone del Mobile (8-13 aprile), e il parallelo evento per le strade di Milano del Fuorisalone, continuano ad essere fra gli appuntamenti più importanti dell’anno per le nuove tendenze in fatto di design.

Lo conferma l’affluenza da parte del pubblico specializzato (i famosi trend setter), ma soprattutto la grande partecipazione di “persone comuni”, che per una settimana invadono Milano.

Per capirlo basta dare un occhio ai numeri: 357.212 visitatori, di cui 311.781 operatori professionali (provenienti da circa 160 paesi), per un incremento del 13% sul 2013 per la sola Fiera Milano.

Ancora meglio è andata per il Fuorisalone, ovvero per la Design Week, che ha superato le 400.000 presenze, portando più di 250 milioni di indotto alla città di Milano (dati della Camera di Commercio), per un aumento del 20% di pubblico e introiti sull’anno precedente.

Dunque l’evento funziona, e va sempre meglio.

Tant’è che ha fatto un salto al Salone, nella giornata di venerdì 11, anche il Premier Matteo Renzi, per ricordare come il settore del mobile sia un tassello strategico dell’economia reale del nostro paese, il segno di un’Italia viva, che sta superando una congiuntura difficile, grazie alla straordinaria cultura di impresa e alla filiera di eccellenza che sta dietro ai prodotti e alla ricerca di design. 

Insomma il design italiano piace, sia a chi con i mobili ci lavora, sia a chi li compra per migliorare l’arredo della propria casa. In effetti la città è stata davvero presa d’assalto: strade, showroom, mezzi, locali e musei civici (gratis, questi ultimi) sono stati affollati a qualsiasi ora del giorno.

Quasi impossibile (e chi vive a Milano lo sa) camminare per le zone di Porta Genova e dei Navigli (2 fra le sedi principali della Design Week), nelle sere del Fuorisalone o durante le giornate del week end.

Risultati importanti, quindi, frutto anche della sinergia fra il Salone del Mobile, organizzato da Cosmit, e dalla piattaforma Fuorisalone.it, che per la prima volta hanno collaborato attivamente per promuovere Milano capitale del design.

Magari ci si poteva pensare anche prima, visto l’indubbio successo del Fuorisalone negli ultimi anni, ma meglio tardi che mai.

Resta il fatto che tra Salone e Fuorisalone, visitare tutto è un’impresa titanica. Ancora più complicato trovare le varie novità, considerato che sono sparse su tutta la città e che non esiste una suddivisione per utilizzo tra i prodotti: così accanto a un vaso di design è facile trovare una cucina in grado di twittare se il pollo è cotto, oppure dei bicchieri realizzati con fondi di bottiglia (il risultato è paragonabile ai migliori vetrai di Venezia).

Noi abbiamo deciso di concentrarci sugli arredi da esterno (forse più noti come “mobili da giardino”) e, a forza di girare per la città e dentro gli interminabili padiglioni della fiera di Milano, abbiamo cercato di trovare quelle che, per noi, sono le novità più sfiziose di quest’anno.

Prima di entrare nel dettaglio dei singoli prodotti però, proviamo a vedere quali sono le tendenze in questo comparto: dall’ecologia al benessere, perché l’uomo e la donna moderni devono trovare, nel proprio giardino, un posto per “staccare la spina” dal “logorio della vita moderna” per dirla con le parole di Ernesto Calindri, negli anni ’60 e di Elio, oggi, nel sempre verde spot di Cynar, e ritrovare il contatto con la natura.

E allora ecco l’avanzata implacabile dei materiali atossici, possibilmente riciclati e riciclabili, ma anche comodi, pratici e in grado di regalare un momento di relax anche in una giornata di brutto tempo, ad esempio grazie ad illuminazioni degne di una sala di cromoterapia.

E non citiamo questo esempio a caso, perché proprio il colore è uno dei protagonisti di quest’anno. Cresce infatti la voglia, da parte dei designer, di giocare con le diverse tonalità delle finiture, anche con quelle decisamente accese.

E così, almeno guardando al Salone, sembra prospettarsi un futuro di sedie rosso fuoco o blu elettrico: l’importante è il “distacco” cromatico con i colori del prato e della natura.

Insomma, in giardino tutti devono vedere il mobile, come fosse un’opera d’arte cui il verde fa da sfondo e cornice. Anche perché bisogna dimenticarsi le forme tradizionali: il design entra, o forse dovremmo dire “esce” all’aperto, per reinventarsi e reinterpretarsi.

Ecco allora che le vecchie “sediacce” da esterno si trasformano in sedute degne del “salotto buono”, le lampade assomigliano a fiamme e i divani iniziano a volare…

Ma andiamo per ordine: ecco le nuove proposte che ci hanno colpito di più!

Dedon: il salone fluttuante

Almeno una volta nella vita vi sarà capitato di sognare di trasferirvi, armi e bagagli, in mezzo alla natura incontaminata, lontano dal frastuono delle città, immersi nella quiete del verde.

Ecco: l’azienda Dedon, che già a partire dallo stand (tramite opportune suggestioni visive e auditive) rimandava ad una sorta di natura vergine, con i propri prodotti cerca di fare proprio questo. L’approccio alla “Into the wild” si nota soprattutto nella linea Swingrest, recentemente ampliata: si tratta di un vero e proprio salotto fluttuante, che include un’ampia seduta sospesa (Swingrest), per ospitare più persone, una seduta singola (Swingme) e il divanetto Swingus.

La peculiarità della collezione sta, in primo luogo, nel sistema di sospensione, essenziale ed elegante, in secondo luogo nella conformazione della seduta, morbida e avvolgente, per il massimo del comfort in diverse posizioni.

Il tutto per trasmettere una sensazione di estremo relax e benessere, e agevolare quella sorta di estraneazione dalla vita di tutti i giorni che la vita all’aria aperta può regalare.

Ethimo: materiali naturali ed eleganza

Materiali naturali e colori minerali, uniti ad un’indubbia ricercatezza: così si può descrivere la nuova collezione Knit proposta da Ethimo, adatta per il terrazzo o il giardino.

La linea si compone di poltroncina lounge, con tavolino basso, tavolo da pranzo rettangolare o quadrato e relativa sedia, con e senza bracciolo. I tavoli e le strutture delle sedie sono in teak, nero o naturale, eleganti e al contempo robusti, mentre la seduta è in corda intrecciata, accogliente e confortevole.

Ma, al di là della gradevolezza formale, uno dei plus della seduta è il materiale di cui è costituita: l’olefin, ovvero una nuova fibra sintetica idrorepellente che non scolorisce al sole.

E questo, a nostro giudizio, è il vero vantaggio competitivo della collezione.

Fermob: da Van Gogh al Concorde

Avete presente il famoso quadro “La camera da letto” di Van Gogh? Bene. É proprio da questo dipinto che trae spunto una delle novità di Fermob, che si rifà esplicitamente al notissimo artista olandese: il nome della collezione è proprio Van Gogh. Cosa centra un prodotto di design con il quadro? Sostanzialmente sedia e tavolo del dipinto sono stati presi come archetipi per realizzare proprio una sedia e un tavolo di design, sintesi essenziale tra linea grafica e gioco di materie prime. La sedia, che nel quadro è impagliata, è stata realizzata con il sedile in elastomero, vellutato al tatto e resistente alle condizioni outdoor; il materiale utilizzato, inoltre, è completamente riciclabile. Il tavolo si reinventa, invece, ispirandosi ad un altro archetipo degli anni ’60: il tavolo in formica. Qui è diventato metallico, con forme tubolari che ne disegnano la silhouette singolare e creano giochi di trasparenza e di astrazione, in particolare con la linea che il cassetto ed il pomello. La scelta del colore, infine, è un ulteriore omaggio al celebre dipinto da cui prende ispirazione. Fra le proposte Fermob abbiamo poi trovato un’altra idea simpatica: si tratta del lettino della collezione Inside Out, realizzato con delle cinghie che sembrano le cinture di sicurezza degli aerei, dato che Andrée Putman, la designer che lo ha inventato, aveva realizzato nel 1992 anche gli interni per il Concorde.

Nardi: colore, colore colore! Ed ergonomia

Sedie in arancione, rosso, viola, lime, bianco, avana, antracite, tortora e caffè.

Vi basta?

Sicuramente la scelta è ampia, all’interno delle nuove collezioni di sedute Riva (con braccioli) e Riva Bistrot (senza braccioli), proposte da Nardi.

Evidentemente si tratta di due linee per chi ama vivere il giardino, e l’outdoor in generale, in maniera allegra e vivace.

Le due gamme di articoli, realizzate in resina fiber-glass, hanno destato il nostro interesse anche per le loro linee pulite ed essenziali, nonché per la ricercatezza nelle finiture.

Tutte caratteristiche che consentono di inserire con facilità Riva e Riva Bistrot in diversi contesti d’arredo home e contract, ovviamente, anche grazie all’ampia proposta di colori, che permette di contraddistinguere fortemente ogni ambiente, dal più brioso a quello più elegante. Leggere, maneggevoli e impilabili (aspetti che fanno comodo quando, per esempio, si deve mettere ordine in giardino), le sedie hanno una struttura tubolare senza interruzioni, con angoli e profili arrotondati.

Perché? L’intento – ci ha detto Raffaello Galiotto, il designer che le ha inventate – è quello di dare alle sedie un aspetto più flessibile, “gommoso” persino, quasi fossero dei materiali morbidi.

I contorni più tondeggianti, e l’assenza di spigoli, hanno anche come obiettivo quello di rendere più gradevole il contatto col corpo: in altre parole si è lavorato molto pure sull’ergonomia.

Aggiungiamo, infine, che Riva e Riva Bistrot hanno una forte resistenza agli agenti atmosferici, sono atossiche, antistatiche e completamente riciclabili.

Kettal: la poltrona dall’imbottitura non convenzionale

Vi segnaliamo anche un altro interessante prodotto di design, presentato da Kettal.

É Kettal Roll, una poltrona da esterni che, grazie all’ironico intervento sull’imbottitura convenzionale, converte uno schienale normale in due veri e propri “involucri” indipendenti, tenuti assieme da fasce colorate.

Una struttura grafica in alluminio incornicia quelli che sono i veri protagonisti della poltrona: i cuscini. Da notare che le fasce sono fissate alla struttura principale con due perni per rimuoverle facilmente, per permettere all’utente di riporre i cuscini durante l’inverno.

Serralunga: da Oasis a Flame, molte proposte per l’outdoor

Sono molte le novità proposte quest’anno al Salone da Serralunga, ma ne citiamo almeno un paio fra quelle che ci son sembrate più accattivanti.

In primo luogo Oasis, un pouf da giardino in polietilene, ma anche un prodotto di design multifunzione grazie all’ampia variabilità nella scelta del top: dalla seduta in erba sintetica (più adatta per l’outdoor) a materiali più morbidi e caldi come l’ecopelle o la pelliccia ecologica per l’indoor.

É anche disponibile una versione di Oasis con foro per ombrellone o lampada, per adattarsi ai contesti e alle esigenze d’uso più diversi.

Un articolo, completamente diverso ma onestamente non meno interessante, è Flame, una nuova lampada per esterni il cui disegno ricorda la forma archetipica della fiamma, evocando la connessione primordiale tra luce e fuoco.

Plus di Flame è quello di riuscire a rendere l’immagine vibrante della fiamma, sospendendola però in un fermo immagine.

Aprile 2014

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