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Michelle Obama racconta il suo orto in un libro
Il famoso orto e la passione di Michelle Obama per la sua coltivazione sono ora testimoniati in un libro scritto dalla First Lady e uscito in America alla fine di maggio.
Il titolo è “American Grown: the story of the White House Kitchen Garden and Gardens Across America” e, ricco di fotografie e di racconti, vuole stimolare alla creazione di orti: a chi possiede un giardino, a chi riesce ad avere lotti pubblici dalle amministrazioni comunali, fino ad un semplice e piccolo vaso sul terrazzo di casa.
Una volta coltivato l’orto e raccolto i suoi frutti, Michelle Obama suggerisce una serie di ricette prese direttamente dall’esperienza e creatività degli chef della Casa Bianca.
I ricavati della vendita del libro saranno destinati alla National Park Foundation, associazione impegnata nella promozione del giardinaggio e dell’alimentazione sana.
Il legame che Michelle Obama ha sempre stretto tra la coltivazione del proprio orto e la sana alimentazione non sempre ha trovato consensi negli Stati Uniti.
I repubblicani hanno coniato il nomignolo “bambinaia di Stato” e secondo un sondaggio di Usa Today quattro americani su dieci ritengono che la First Lady dovrebbe astenersi dal promuovere campagne a favore della sana alimentazione, lasciando che il tema venga affrontato liberamente dalle famiglie.
Naturalmente in questi giudizi ha un forte peso l’appartenenza politica, infatti se il 56% dei repubblicani giudicano negativamente Michelle Obama, il 90% dei democratici e il 66% degli indipendenti (persone che non dichiarano una propria appartenenza politica precisa) hanno un parere opposto giudicando positivamente i suoi interventi.
Al di là delle critiche, bisogna dire che Michelle Obama non ha mai desistito e il suo orto, il primo nella storia della Casa Bianca, ha ospitato, dal 2009 a oggi, migliaia di bambini delle scuole primarie che hanno piantato semi e raccolto ortaggi, mentre decine di volontari si sono prestati per prenderne cura.
Il raccolto delle verdure della Casa Bianca, oltre al consumo della famiglia Obama è stato protagonista di vari pranzi ufficiali, per esempio a quello organizzato per le mogli dei leader del G8, ma soprattutto viene donato alla Miriam’s Kitchen, associazione che si occupa di offrire pasti ai senzatetto di Washington.
Giugno 2012
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