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Abbassiamo l’IVA sul mobile
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Sappiamo che col bonus mobili è stata estesa la detrazione IRPEF al 50% per una spesa massima di diecimila euro per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per arredare immobili oggetto di ristrutturazione edilizia.
Questo entro la fine del 2013.
Sappiamo anche che sul tavolo del governo Letta c’è un pacchetto di proposte utili per frenare il calo di acquisti di mobili per tutto il 2014.
La proposta Federlegno
Tra queste, noi di Bricoliamo ne segnaliamo una, decisamente interessante: la proposta di FederlegnoArredo per una “rimodulazione delle aliquote IVA” sull’acquisto di arredi.
Rimodulazione significa abbassamento. Un’idea che in molti casi all’estero è attuata da tempo: si pensi che in Spagna, Francia e Belgio tale aliquota è compresa tra il 6 e il 10%. In Italia è, come sappiamo, al 22% per la grande maggioranza degli arredi.
Proposta “B”
Siccome la riduzione generalizzata dell’IVA su questi prodotti pare al momento poco verosimile, ecco quella che chiameremo la “proposta B”, avanzata sempre da FederlegnoArredo: andare incontro a una platea più circoscritta di consumatori.
Tale proposta di incentivo, condivisa tra l’altro dalle sigle sindacali di categoria (Feneal Uil, Fillea Cgil, Filca Cisl), dovrebbe riguardare infatti solamente le giovani coppie e i nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori, individuate dal Decreto Ministeriale 103/2013.
Come sappiamo, le giovani coppie vanno già incontro a spese ingenti, quali l’affitto o l’acquisto di abitazioni.
Avere uno sconto sugli arredi darebbe loro maggior respiro. Discorso analogo per le famiglie composte da un solo genitore, i cui disagi tutti ben conosciamo.
Il sostegno a queste fasce deboli della popolazione comporterebbe un vantaggio anche per le piccole e medie imprese del settore, i laboratori artigianali e tutta la filiera del comparto, difendendone produttività e salvaguardandone posti di lavoro.
Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, ricorda che le giovani coppie “rappresentano circa il 10% delle famiglie italiane e assorbono oltre il 15% dei consumi di arredamento”.
Il che, in soldoni, equivale a una fetta del mercato che ha raggiunto quasi il miliardo e mezzo di euro nel 2013.
Dicembre 2013
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