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Arredamento ludico di design
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Con questo articolo vogliamo farvi vedere qualche insolito prodotto per suggerirvi idee per l’arredo della casa e per stimolare un guizzo di design alle vostre autocostruzioni.
Per fare questo raccogliamo alcuni suggerimenti provenienti dal Trend Lab del Salone del Mobile di Milano, che individua come moderna tendenza del design abitativo quella di vivere l’arredamento, il mobile e l’accessorio in maniera giocosa, potremmo dire pop.
Il designer Yves Béhar, in un’intervista, spiega che “la nostra casa ha una personalità multipla, children-oriented durante il giorno e più adulta la sera. Può apparire seria e minimalista, ma si presta a diventare un terreno di gioco in ogni momento”.
Questa tendenza del design moderno, che enfatizza il rapporto ludico che si instaura con mobili, oggetti e spazi, in realtà, non è da interpretare solo come una tendenza espressiva ma anche un nuovo modo di vivere la casa, con effetti non solo sui mobili ma anche sui colori delle pareti e sui diversi tipi di rivestimenti.
Partiamo con gli esempi dal progetto più “forte”. L’idea è venuta allo studio di architettura KI Design di Kiev che ha riconvertito un’abitazione dei primi del ‘900 introducendo un “diversivo”: uno scivolo che scende dal piano superiore, attraversa la cucina e arriva nel soggiorno, da utilizzare in alternativa alla “canonica” scala.
Questo scivolo è stato pensato proprio per rendere meno monotona e scontata l’interazione con gli spazi e connotare le mura domestiche come un luogo di divertimento oltre che di riposo e accoglienza.
Con questo genere di proposte gli architetti e i designer vogliono rispondere al desiderio delle persone di essere continuamente sorprese e stimolate anche nell’ambiente a loro più familiare, nell’intento più o meno di conscio di ritrovare lo stupore perduto dell’infanzia.
É così che gli arredi e i complementi diventano giochi per grandi e, attraverso l’adozione di forme morbide e sinuose e l’uso spregiudicato del colore, strappano un sorriso e trasmettono allegria.
Rabbit Chair di Stefano Giovannoni
Si inserisce in questo filone Qeeboo, brand creato da Stefano Giovannoni che, per la sua prima collezione, si è avvalso della collaborazione di designer come Andrea Branzi, Front, Richard Hutten, Marcel Wanders e Nika Zupanc proprio perché sposano questa poetica fuori dagli schemi con creazioni di matrice emozionale e figurativa.
L’oggetto simbolo della collezione è rappresentato dalla Rabbit Chair, una seduta a forma di coniglio, disponibile sia per adulti sia per bambini, che dà libero sfogo alla fantasia anche nel modo in cui la si utilizza – ci si può sedere a cavalcioni oppure appoggiando la schiena alle orecchie – rivelandosi un oggetto inaspettato e funzionale allo stesso tempo.
Degré di Tim Defleur e Benjamin Helle
Sempre perseguendo l’obbiettivo di stimolare un effetto emozionale e rendere omaggio al bambino che è in ognuno di noi, segnaliamo Degré, ideato dai designer Tim Defleur e Benjamin Helle.
Si tratta di un condizionatore, che è anche una seduta e un elemento di arredo che ricorda un giocoso trolley.
Quest’oggetto multi-sfaccettato è un sistema di riscaldamento/raffreddamento ausiliario capace di creare una bolla termica intorno a chi lo utilizza e che, grazie a una maniglia in pelle, si può spostare agevolmente da un ambiente all’altro della casa quasi fosse un animaletto domestico.
Le sue fattezze smussate e il morbido rivestimento imbottito invitano le persone ad avvicinarsi e a usarlo anche mettendocisi a cavalcioni.
Il tessuto, infatti, mitiga la temperatura permettendo sia un contatto diretto sia l’utilizzo come asciugabiancheria.
Il calore viene emanato verso il pavimento e si diffonde, poi nello spazio circostante mentre le impostazioni possono essere settate sulla semplicissima interfaccia della sua superficie o tramite una app per smartphone.
Insomma un vero pezzo di “arredamento termico”.
Lazy Basketball di Emanuele Magini
Curiosa e decisamente giocosa è Lazy Basketball, una seduta con struttura in metallo e schienale in resina sintetica, dalla linea semplice e sinuosa, che si conclude nel suo apice con un canestro da basket colorato.
Lazy Basketball è stata disegnata da Emanuele Magini per Campeggi ed è stata presentata con grande successo nel 2013 al Salone del Mobile di Milano, nell’ambito di uno stand interamente arredato con arredi ironici e non convenzionali.
Nest di Paul Ketz
Veniamo ora a Nest, vincitore nel 2016 dell’A’Design Award e progettato dal designer Paul Ketz.
Si tratta di un contenitore da parete in cui inserire e “strizzare” gli oggetti non solo per riporli ma per esporli in un gioco di destrezza utile e divertente.
All’interno di quello che sarebbe riduttivo definire un pensile si può incastrare ogni genere di cosa – dalle scarpe al cibo fino allo skate – in un perfetto disordine organizzato.
La struttura è composta da strisce di gomma colorata tese tra un’ossatura di acciaio.
Le 118 bande, oltre a trattenere nella loro maglia ogni tipologia di oggetto, cambiano ovviamente configurazione a seconda della forma e della quantità di cose che trattengono.
I nodi, inoltre, con cui tutti i lacci in gomma sono ancorati alla struttura, sono visibili e, a sorpresa, differentemente colorati dando anche alla parte superiore più nascosta una piacevole e sorprendente connotazione.
Il Giullare di Gaetano Pesce
Da considerarsi più un’opera d’arte che un oggetto d’arredo è la seduta componile Giullare, disegnata da Gaetano Pesce per Meritalia.
Giullare è composto da sezioni componibili e variopinte che ricordano il tradizionale cappello dei giullari trecenteschi.
La struttura è in poliuretano rigido, l’imbottitura in poliuretano flessibile e il rivestimento è in tessuto di diversi colori.
Il Pratone di Giorgio Ceretti, Piero Derossi e Riccardo Rosso
Per concludere dobbiamo dire che questa tendenza al design “giocoso” è certamente attuale, ma allo stesso tempo affonda le sue radici negli anni ’70 quando iniziavano le prime sperimentazioni trasgressive.
L’esempio dell’epoca che vi riportiamo è assolutamente giocoso e decisamente non convenzionale, si tratta del Pratone disegnato da Giorgio Ceretti, Piero Derossi e Riccardo Rosso per la Gufram.
Pratone è una seduta componibile composta da lunghi steli verdi tra i quali è possibile sprofondare e sdraiarsi.
Progettato e realizzato nel lontano 1971, Pratone, rompendo gli schemi dell’arredamento dell’epoca, è diventato un parametro di riferimento nella storia del design.
Gennaio 2018
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