Notizie
FITT e i giovani architetti
Come evolveranno le aziende nel futuro? Si tornerà a condividere l’ufficio con i colleghi? Ci sarà bisogno di maggiore spazio per creare o per produrre? Quello stesso spazio sarà anche luogo di aggregazione, scambio e benessere?
Tutti temi che la pandemia da coronavirus di questo 2020 ha portato prepotentemente alla ribalta, anche se, dobbiamo dirlo, molte aziende hanno aperto un ragionamento già da tempo su quello che potranno essere le modalità e gli spazi di lavoro nel futuro; la pandemia sostanzialmente ci porta ad anticipare quello che pensavamo potesse essere il futuro al presente.
Tra le aziende in questo senso più attive vogliamo citare la FITT, che ben conosciamo per la sua produzione nei settori del giardinaggio e dell’irrigazione. In particolare vogliamo sottolineare la collaborazione attivata dalla FITT con YAC (Young Architects Competitions), società promotrice di concorsi di idee ed architettura, rivolti a giovani progettisti, neolaureati o ancora studenti, per indire il contest FITT Future Headquarters, un concorso che avrà come scopo ridisegnare gli spazi dell’azienda.
I giovani progettisti che parteciperanno al contest avranno la possibilità di comprendere, interpretare e rappresentare FITT attraverso la loro visione di workspace del futuro: un luogo in cui leadership, progresso e identità aziendale vengano materializzati in forme architettoniche in grado di diventare un punto di riferimento internazionale nell’ambito della progettazione al servizio del lavoro.
“Siamo orgogliosi di aver lanciato questa iniziativa di respiro internazionale in collaborazione con lo YAC, per dare voce ai giovani, alle loro idee e ai loro desideri. – dichiara Alessandro Mezzalira, CEO di FITT. – La pandemia in corso e le moderne tecnologie stanno rivoluzionando il modo di lavorare, che non è più legato ad un luogo fisico, ma alla capacità di uno spazio, anche virtuale, di infondere idee, ispirare creatività e coltivare uno spirito imprenditoriale. Voglio ringraziare anticipatamente tutti i progettisti che si metteranno in gioco. Non vedo l’ora di scoprire le loro proposte.”
Il contest termina il 27 gennaio ed è aperto a studenti, laureati, liberi professionisti, non necessariamente esperti di discipline architettoniche o iscritti ad albi professionali.
Dicembre 2020
Rispondi