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Judith Wade e i suoi Grandi Giardini
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Il turismo culturale è certamente una delle risorse più importanti per l’economia del nostro Paese.
I luoghi per il turismo culturale (spesso, purtroppo, trascurati e malamente sfruttati dalle amministrazioni pubbliche) possono essere straordinarie eccellenze quando i privati vi dedicano il loro impegno e la loro passione.
E’ il caso del circuito dei Grande Giardini Italiani, la rete di giardini d’eccellenza fondata nel 1997 da Judith Wade, inglese di nascita ma italiana d’adozione.
Grandi Giardini Italiani, di cui fanno parte ben 122 giardini in 12 Regioni italiane, si pone infatti come riferimento per il cosiddetto Horticultural Tourism, un settore in costante espansione grazie all’interesse culturale crescente di italiani e stranieri verso il patrimonio costituito dagli splendidi giardini all’italiana di cui il nostro Paese è ricco.
8 milioni di visitatori
Un trend ormai inarrestabile, che nel 2014 ha registrato oltre 8 milioni di visitatori solo nei giardini della rete, con una grande affluenza di turisti dall’area tedesca (Germania, Austria, Svizzera) e dal Nord Europa (Olanda, Danimarca, Svezia) ma anche un aumento dei visitatori inglesi, francesi, russi, cinesi, statunitensi e australiani.
Grandi Giardini Italiani è un marchio di qualità e, grazie agli elevati standard di manutenzione e gestione richiesti ai giardini per entrare a far parte del network, è anche sinonimo di eccellenza e sensibilità alla cultura del verde.
Nel corso di una affollata conferenza stampa, il febbraio scorso, Judith Wade ha illustrato le novità 2015 proposte dalla rete dei Grandi Giardini Italiani.
Grandi Giardini Italiani 2015
Primo elemento importante: la rete di Grandi Giardini Italiani si amplia quest’anno con l’ingresso di sei nuovi giardini, a dir poco straordinari: Si tratta della splendida Oasi Zegna (Trivero, BI), dello spettacolare labirinto monumentale ideato e voluto da Franco Maria Ricci e dalla moglie Laura Casalis a Fontanellato (PR), della raffinata Collezione Rossini (Briosco, MB), del magico Parco del Castello di Miradolo (San Secondo di Pinerolo, TO) e, infine, in questo caso bisogna proprio dirlo “dulcis in fundo”, i Giardini Vaticani e le Ville Pontificie di Castel Gandolfo (Città del Vaticano).
Tutti i nuovi giardini aderiscono al progetto “100 Giardini per EXPO 2015”: un itinerario progettato da Grandi Giardini Italiani in occasione di EXPO Milano 2015, che guiderà i visitatori alla scoperta dei più bei giardini visitabili d’Italia e Canton Ticino con orti, vigneti e frutteti.
Non contenta degli straordinari successi ottenuti in Italia, Judith Wade ha deciso di portare il ventennale know how acquisito con Grandi Giardini Italiani anche nella vicina Svizzera, dando vita a Gardens of Switzerland, un’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere e valorizzare i giardini presenti nei vari Cantoni della Confederazione Elvetica.
Gardens of Switzerland, oltre a creare una rete di giardini visitabili, vuole contribuire ad una migliore conoscenza della storia dell’arte dei giardini e della botanica elvetica attraverso convegni, corsi e pubblicazioni dedicate.
Fare parte della rete dei Grandi Giardini Italiani è un’opportunità che non si risolve solo con campagne di visibilità, infatti Judith Wade mette a disposizione e fa circolare tra i proprietari e i curatori dei giardini della rete il know how per mettere a reddito i loro beni ottimizzandone la gestione, sviluppando servizi ed organizzando eventi.
Parola di Judith Wade
Judith Wade crede fermamente nelle potenzialità del settore dei Beni Culturali in Italia: “Questa è però l’ultima possibilità che abbiamo per gestire e sviluppare il turismo culturale in Italia. La congiuntura socio-economica è favorevole e l’imprenditoria privata sta investendo nei beni culturali perché scorge delle opportunità importanti. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione, dobbiamo imparare a gestire con professionalità, know how e competenze il patrimonio culturale pubblico e privato italiano. I giardini che fanno parte della nostra rete lo stanno già facendo, anche grazie al supporto, alle conoscenze e alla visibilità che offriamo ai proprietari. Non riceviamo sovvenzioni pubbliche: Grandi Giardini Italiani è un’impresa che vuole valorizzare altre imprese nell’ambito del turismo culturale”.
Nel 2014 nei Grandi Giardini Italiani sono stati organizzati oltre 700 eventi.
Febbraio 2015
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