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Sgaravatti, 200 anni in giardino
Il gruppo Sgaravatti festeggia i suoi primi 200 anni… e 200 anni sono davvero tanti.
L’azienda nata nel 1820 a Saonara, in provincia di Padova, e da 60 anni in Sardegna, è diventata uno dei punti di riferimenti più importanti del florovivaismo in ambito nazionale e internazionale.
Nel corso di due secoli ha realizzato alcuni tra i più bei giardini del mondo per re, imperatori, industriali e mecenati in collaborazione con i più famosi architetti diffondendo bellezza e cultura italiana.
In occasione del duecentesimo compleanno Rosi Sgaravatti e Santi Romano hanno raccontato la storia dell’azienda e della famiglia Sgaravatti, in un libro suggestivo e coinvolgente dal titolo “La bellezza e il tempo”.
I 200 anni di storia della famiglia Sgaravatti
La famiglia Sgaravatti ha origine nel Veneto del 1820. Fornitori ufficiali ed esclusivi di monarchi e imperatori, rivoluzionarono il modo di produrre e distribuire i prodotti sul mercato florovivaistico.
Aprirono filiali in tutta Italia, progettarono e realizzarono parchi inventando il giardino borghese.
Innovarono radicalmente il modo di vendere piante, sementi e bulbi per corrispondenza su cataloghi.
Il primo catalogo fu del 1861, undici anni prima degli americani.
Il progetto grafico venne affidato a grandi illustratori e dal 1923 a maestri come Codognato e Dudovich capaci di trasformare una semplice copertina in autentica opera d’arte.
Il primo laboratorio industriale di fitopatologia fu un’altra geniale intuizione grazie alla quale salvarono la viticoltura italiana dalla fillossera innestando le varietà autoctone su portainnesto di vite americano resistente all’insetto.
La storia più recente degli Sgaravatti riguarda la Sardegna degli anni cinquanta. Affiancarono l’Aga Khan, Luigino e Nicolò Donà dalle Rose e i più famosi architetti del tempo nel progetto della Costa Smeralda trasformando una terra già bella in un paradiso terrestre, attenti agli equilibri che impone la natura.
Lavorarono negli anni ’70 negli Emirati Arabi per fermare il deserto e più recentemente anche in Ucraina, Azerbaijan, Antigua e Georgia.
Ancora oggi la ricerca e l’innovazione sono una grande passione. Buoni conoscitori della flora mediterranea, assieme all’università di Cagliari, sperimentano metodi per la salvaguardia del suolo e piante con la capacità di resistere alla siccità, alla salsedine, con radici tenaci che salvino le coste dalle erosioni.
Per 200 anni la Sgaravatti ha coltivato milioni di piante, realizzato piccoli giardini, parchi imperiali, rinverdito il deserto, rivegetato dirupi e scarpate, seminato orti e prati, ma soprattutto coltivato e diffuso l’amore per il verde.
Un esempio imprenditoriale che ci fa essere orgogliosi in quanto italiani.
Giugno 2020
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