Eventi e fiere
Orticolario 2015, il giardino degli artisti
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Orticolario (2 – 4 ottobre 2015. Villa Erba. Cernobbio) abbiamo imparato a conoscerlo anche per le sue contaminazioni tra il tema portante, quello del giardinaggio evoluto, e le altre forme d’arte e di cultura che traggono ispirazione dalla natura.
Anche quest’anno sarà così, infatti Orticolario 2015 ospiterà quattro artisti che realizzeranno le loro opere durante la manifestazione.
Ve li presentiamo sinteticamente.
Ivana Margherita Cerisara
Tra gli alberi, nel patio dell’Ala Cernobbio, l’artista realizzerà “Vibrazioni tattili”, un giardino verticale in seta, che si formerà attraverso Segno e Colore realizzato in collaborazione con Mantero Seta (Como): fotografie di natura incontaminata sospesa tra sogno e realtà scelte dall’artista e trasferite su organza di seta secondo un originale processo.
Giochi di profondità e cromatismi sovrapposti, lamine e lastrature contaminano il tessuto.
La seta si trasforma e diventa materia d’arte.
I “Giardini Verticali” immaginari di Ivana Margherita Cerisara vanno oltre l’illusoria apparenza.
Sono un viaggio al centro della natura, un percorso ispirato al giardino attraverso il quale ritroviamo il nostro Essere. L’aspetto simbolico è estremamente importante e presente nel suo lavoro.
Roberto Fanari
Il paesaggio è un deposito di memoria e di storie e soprattutto è il condensato di narrazioni che si stratificano e si modellano attraverso un’articolata dialettica fra natura e cultura.
Villa Erba raccoglie in sé tutto questo e qui è andato via via articolandosi il progetto installativo di Roberto Fanari.
L’uso del colore rosso rappresenterà il trait d’union degli interventi sia pittorici sia plastici dell’artista a Orticolario 2015.
Paesaggi fantastici per “Red Hidden Landscape I e II“, le due opere pittoriche ai lati dell’ingresso della Villa Antica.
“Vacuum Red/Red Vacuum“, nel Parco, tra le cavità naturali di un grande platano secolare, saturate con materiale ceramico: un sommesso approssimarsi alla “forma” stessa dell’albero, nella volontà di colloquiare con esso, senza prevaricarne l’essenza.
Nella Darsena, sull’acqua, Roberto Fanari realizzerà “Celles-ci sont des feuilles?“: una grande ellisse galleggiante ricoperta da “foglie” di ceramica.
Ester Maria Negretti
E’ un’artista che vive l’arte dipingendo e creando opere tridimensionali-scultoree.
Nel Parco, fra le chiome di tre grandi tigli: una scultura aerea, la cui proiezione tattile sul suolo è rappresentata da un culla di ortensie.
Con “Ricollocazioni materiche” l’osservatore sarà portato a riflettere sull’importanza del tatto.
Ester Maria Negretti realizzerà la sua opera in collaborazione con Sandra Migliavacca, garden designer (Studio “Il Giardino Ritrovato”, Parma).
Alex Bombardieri
Bombardieri muove la sua ricerca di scultore su vari ambiti, come l’analisi della società, la curiosità per i fenomeni naturali e il rapporto che l’uomo instaura con essi.
La lettura dei luoghi e dei paesaggi è il motore per la creazione di percorsi finalizzati alla produzione di “opere–esperimenti”.
Nel cuore del Padiglione Centrale i visitatori incontreranno la sua installazione “Parole isola(te)”: tronchi levigati e trasformati dall’acqua, approdati sulla spiaggia di Villa Erba e raccolti nel tempo, saranno le pagine di un libro che racconta un viaggio tra fiumi e lago, tra metamorfosi e cambiamento, verso la meta simbolica di un’isola, luogo in cui potersi esprimere liberamente e dove l’immaginazione non si ferma un istante.
Tra le frasi, i brani, gli aforismi, all’interno dell’installazione una poesia di Giovanni Gastel.
Inoltre nel giardino giapponese, tra i maestosi alberi del Golfo Platani, l’artista esporrà “Samara“, un’opera in marmo arabescato di Cervaiole, raffigurante il frutto alato dell’acero.
L’opera, proveniente dalla collezione Henraux, è stata premiata come finalista del Premio Fondazione Henraux 2012 (secondo posto – ex aequo).
Oltre a questi quattro artisti vogliamo segnalare anche la mostra “Questione spinosa” di Dario Fusaro, un vero artista che si esprime attraverso la fotografia, che lo ha reso celebre, soprattutto per i suoi ritratti e le sue suggestioni tratte dalla natura e dai giardini.
Con Questione Spinosa Dario Fusaro propone una serie di fotografie “pungenti”, ispirate al senso del tatto, che lasceranno il segno nell’immaginario dell’osservatore.
Uomo e natura si contagiano e si fondono: spine che diventano pelle, che ricoprono la testa, il corpo, immagini che toccheranno i visitatori.
Da sentire oltre che da guardare.
Luglio 2015
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