Storie e curiosità
Il museo della tappezzeria a Bologna
Per gli amanti della tappezzeria e del tessuto è una gita irrinunciabile, si tratta del Museo della Tappezzeria di Bologna che, nelle splendide sale di Villa Spada, espone una collezione di 6.000 manufatti tessili, tra cui: damaschi, broccati, velluti, tele bandera, taffetas, liseré, ecc. Tessuti europei, extraeuropei, orientali e asiatici.
La decisione di creare a Bologna un Museo dedicato alla tappezzeria e a tutto ciò che a questa è legato fu presa dal fondatore del Museo, il cavalier Vittorio Zironi, maestro tappezziere, mentre era internato in un campo di prigionia tedesco, dove apprese del bombardamento e della distruzione del Museo di Berlino.
La raccolta dei reperti iniziò l’anno dopo il suo ritorno a Bologna, nel 1946.
Nel 1966 la collezione fu aperta al pubblico nella sede di palazzo Salina Brazzetti. Nel 1990 fu realizzato il definitivo allestimento dell’attuale sede, a Villa Spada.
La raccolta fu in un primo tempo reindirizzata esclusivamente ai tessuti da tappezzeria e a tutto ciò che ad essi era connesso, come attrezzature e telai, tra i quali un grande telaio lombardo del 1700 trasformato nel 1801 nel sistema jacquard, e un telaio per galloni e passamaneria del 1370.
La collezione fu in seguito arricchita da generose e importanti donazioni, tra le quali l’archivio del pittore bolognese Guido Fiorini (1879-1960), decoratore e grafico dell’Aemilia Ars e i 400 reperti della scuola di ricamo di Perugina, donati dalla Fondazione Uguccione Ranieri di Sorbello.
Alla base della nascita della collezione e dei successivi criteri di acquisto, sempre condotti dal Cavalier Zironi, oltre all’innegabile fattore estetico, altrettanto importante fu la considerazione del valore del reperto tessile come fonte di conoscenza del passato e del patrimonio rappresentato dalla tradizione artigianale Italiana.
Con il Museo, all’interno di Villa Spada sono operanti anche una ricca biblioteca, un centro studi e un laboratorio di restauro di tessuti antichi.
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